Viaggio in treno (2a parte di 4) - Racconti Erotici

Viaggio in treno (2a parte di 4)

... dava alla proposta un tono amichevole ma sopratutto neutro, inoltre entrambi erano seduti sul loro stesso sedile, come all'origine, con il primo attaccato al finestrino e l'uomo al centro.

"si sieda qui, prego" le indicò il ragazzo, proprio dinanzi a lui, così cinzia si trovò attaccata al finestrino.

non appena prese posto, l'uomo si alzò e andò a sedersi alla sinistra di lei: ora aveva il ragazzo di fronte e l'uomo a fianco, che iniziò

"le presento luigi" e il ragazzo le allungò la mano, che lei strinse

"io sono luca" rincarò l'uomo, e le tese la sua che lei strinse

ma lui non la lasciò e proseguì.

"io e luigi concordiamo che lei è una donna molto affascinante, glielo hanno mai detto?"

"è vero, confermo" disse luigi

luca si sporse verso lei:

"siamo proprio attratti. capisce?"

lei indietreggiò dal viso di lui che percepì avanzare, ma lui proseguì finché lei dovette fermarsi contro il finestrino e la parete alle spalle.

senza dire nulla lui le posò una mano sulla gamba sinistra e la baciò sul viso.

adesso cinzia era praticamente al buio, dato che il viso dell'uomo le copriva quel poco di luce che arrivava dal corridoio.

questa sensazione di protezione dagli sguardi la convinse definitivamente.

dopo un istante cercò la bocca dell'uomo per rispondere al bacio.

luca non si fece attendere: cominciò a pomiciarla mentre con le mani correva sulle sue cosce e sui seni.

cinzia avvertì un altro peso addosso: era certamente luigi che ...

... voleva partecipare.

era schiacciata sul sedile dai due, mani e bocche la occupavano ovunque.

scambiò la sua lingua con entrambi, finché avvertì che uno dei due si distaccò.

mentre l'altro proseguiva, lei sentì il rumore inconfondibile di una cerniera lampo che si abbassava.

la sagoma di luigi, il ragazzo che riconobbe dalla snellezza, si stagliava contro la luce del corridoio; cinzia non poteva vedere in controluce ma immaginava cosa avrebbe trovato lì davanti a lei.

luca le prese delicatamente la nuca e la guidò verso luigi, lasciandola seduta.

l'altezza era giusta: un attimo dopo l'uccello del ragazzo sbatteva sulle labbra di cinzia.

dopo un attimo di esitazione, lei le aprì.

sempre guidandola dolcemente, l'uomo la spinse per farle inghiottire l'uccello duro davanti a lei.

"chissà cosa pensano di me" fu l'ultimo pensiero di cinzia cosciente, prima di iniziare a succhiare la cappella gonfia di luigi ed immergersi nel piacere.

ma lui spinse ancora, finché lei ebbe un singulto e gli fermò il braccio per segnalare che di più non poteva riceverlo.

allora luca, sempre afferrandola per la nuca, la arretrò lievemente e iniziò a farla pompare sull'uccello del giovane, avendo capito la misura di quanto lei poteva inghiottirne.

in silenzio l'uomo la guidava a stantuffo sull'uccello, osservando da vicino.

luigi sospirava leggero su di lei, godendo il calore umido e morbido della bocca di cinzia.

"okay!" disse luca, le lasciò la testa e controllato ...