Felice di essere becco - Racconti Erotici

Felice di essere becco

... perché proprio il marito le disse di abbassarmi i pantaloni.

“Alzati, non avere paura: è vero che Elena non ti ha mai succhiato l’uccello?”

Non sapevo cosa rispondere e neppure ne sarei stato capace.

La baciò in bocca e le sussurrò parole d’intesa, poi si staccò da lei, che ormai era in mutandine e reggipetto, e andò a sedersi al tavolo della cucina, come se il tutto non fosse più affar suo.

Elena, invece, tornò sul divano e, facendomelo uscire dallo slip, mi prese il pene in bocca, immediatamente.

L’emozione improvvisa me lo fece ammosciare.

Mi sembrò di affondarlo in un mare di liquido caldo.

Poi lei cominciò a succhiare e le sue gote s’infossarono per lo sforzo.

Il pene mi tornò duro: quello era il pompino e lei lo stava facendo proprio a me!

Non capii molto in quella turba di piaceri, sono certo che mi succhiò tutto il seme, insistendo fino a prendersi l’ultima goccia.

Poi, senza una spiegazione logica per me, corse da suo marito per baciarlo in bocca.

Restarono così a lungo, a godere e a leccarsi, con le bocche velate dalla sborra chiara e appiccicosa.

Dopo quel giorno continuai a frequentare la Signora Elena, i nostri giochi maliziosi, i toccamenti ed anche i pompini erano diventati appuntamento fisso ma, ancora non avevo potuto scopare !

Volevo scopare e finalmente il giorno arrivò !

Era il giorno del mio compleanno, a casa mi fecero la festa ed il regalo ma, la Sig.ra Elena non si era vista.

Verso le 17:00 venne a bussare ...

... alla porta il marito, chiedendo se mia madre avesse potuto mandarmi con lui perché doveva spostare un mobile pesante e da solo non ce la faceva.

Mia madre naturalmente acconsentì.

Io alquanto scocciato dato che era il mio compleanno ubbidii e lo seguii.

Arrivammo in casa, lo seguii in camera da letto dove mi aveva detto essere il mobile invece... lì trovai la Signora Elena con addosso solo una vestaglia.

Appena entrai la slacciò, lasciandola cadere a terra e restando completamente nuda “Buon Compleanno” mi disse. Guardai il marito, mi sorrise e si mise a sedere sulla poltrona lì vicino

Capii che finalmente avrei scopato.

Mia avvicinai a lei, mi baciò subito sulla bocca, sentivo la sua lingua premere sulle mie labbra, le aprii e ci scambiammo la saliva.

Le sue mani andarono immediatamente a slacciare i pantaloni, mise la mano tra le mie mutande ed afferrò il mio membro già in tiro.

Ero immobile, si inginocchiò davanti a me, le mutande fecero la fine dei pantaloni, sul pavimento.

Senza indugi prese subito il mio cazzo in bocca, iniziando uno splendido pompino.

Io tenevo le mani sul suo capo assecondando i movimenti.

Il marito nel frattempo aveva tirato fuori il suo di cazzo ed aveva iniziato a masturbarsi

Quando lo ritenne opportuno si rialzò, si posizionò sul letto spalancando oscenamente le cosce

“vieni, vieni e scopami” disse senza preamboli

Io che non l'avevo mai fatto ma morivo dal desiderio mi avventai su di lei, inciampando sul ...