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Gasp o normodotato?
Data: 11/04/2019, Categorie: Etero Autore: piccololord
Prima di iniziare il mio racconto – ovviamente reale – voglio ringraziare Zindo che con il suo scritto “ Sono come tu mi vuoi” mi ha dato un assist stupendo per la stesura di questo che mi frullava per la testa. Mi riferisco al suo cappello introduttivo che mi ha illuminato. Vi invito a leggerlo per capire meglio. Sono Ugo. Sono un GASP-man. No, non è una bella cosa tipo “il mio nome è Bond, James Bond” ma una patologia dei genitali. Mi assilla. Mi intorbida la vita. NON LA VOGLIO eppure c'è. E' qui tra le mie gambe. Un mostro di 26 centimetri con 12 di diametro. In erezione somiglia più ad obelisco che ad un cazzo e se non bastasse soffro anche di priapismo. Evvai.... Il mio sogno è quello di entrare in una donna fino in fondo, sentire i miei coglioni che sbattono sul culo di lei. Entrare di prepotenza e cavalcare la mia giumenta senza freni. Avere un rapporto anale appagante per entrambi. Sentire lo sfintere allargarsi ed accogliermi. Sentire gli spasmi del suo godimento. Eiaculare spingendo il bacino contro il suo per godere appieno l'attimo di supremo piacere. Rimanere dentro la mia lei aspettando che il mio pene scivoli fuori da solo. NIENTE DI TUTTO QUESTO. Il mio primo schock l'ho avuto da adolescente con mia sorella più grande di me di 5 anni. Mi ero spogliato in camera mia per andare a fare la doccia, non avevo ancora messo l'accappatoio che entra lei, come al solito, un uragano “Senti Ugo volevo dirti..... ooohmioddio... “ e si blocca sulla soglia con gli ...
... occhi fissi sul mio pene. La guardo anch'io stupito e le chiedo cosa abbia da guardare. “Ma ti rendi conto delle dimensioni del tuo pene?” ed io sempre più stupito non riesco a proferire parola. Mille pensieri mi frullavano per la testa ma nessuno era quello giusto. Si avvicina lentamente senza mai distogliere lo sguardo ed io imbarazzato non riesco a muovermi. “Fammelo toccare un attimo” mi dice con voce rauca e profonda. Allunga la mano ed inizia una dolce carezza. Che bella sensazione, mai nessuna mano aveva accarezzato il mio pene se non la mia. Un'erezione improvvisa e la sua mano piacevole su di me. Lei sempre con lo sguardo ipnotizzato continua sempre più sbalordita e con lo stesso tono di voce mi chiede “la mamma lo sa?” “...ma lo sa che cosa???” “di questo arnese che hai tra le gambe” “ma quale arnese...mi sembra la prima volta che ne vedi uno e si che i ragazzi non ti mancano” “Si...ma così mai. Sei impressionante” “ mi stai spaventando....che cos'ha il mio cazzo?” “come che cos'ha...è...è enorme. Non ha nulla di normale” “senti Elga se mi vuoi spaventare ci sei riuscita, ora togli la mano e vaffanculo da un'altra parte” “ no, aspetta, ti prego, fammi vedere se la quantità di sborra è proporzionale alle dimensioni” “ ma lasciami stare... - ma non ero davvero convinto di quello che dicevo – altrimenti lo dico io alla mamma che mi stai facendo una sega” “non fare il cretino e goditela sta sega” Non aveva terminato la frase che ho ...