Gasp o normodotato?
Data: 11/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: piccololord
... che diventavo rosso come un peperone. Non riuscivo neppure a rispondere. Passa ancora del tempo e vengo avvicinato in palestra da due ragazze, le strafighe che nessuno osava avvicinare da quanto sono belle. Pelle di pesca, coscia lunga, tette superbe, culo sfacciatamente imponente...insomma due dee venute tra noi mortali. Mi invitarono al bar chiedendomi di uscire quella sera. Rimasi basito e riuscii solo a balbettare “tutti e tre insieme?” Due sorrisi radiosi... “Certo che si – mi rispose Samantha – dicono che ce l'hai grande come due per cui con Jessica siamo in due anche noi” Ero al settimo cielo. La sera andai a prenderle a casa di Samantha – i genitori erano assenti – con il famoso buco allo stomaco. Suonai il citofono “Sali un momento che finiamo di prepararci” Terzo piano fatto di corsa, porta socchiusa, luci soffuse e le due dee sedute sul divano. Samantha in intimo nero, Jessica in bordeaux. Mancava poco allo svenimento.
Mi fecero accomodare tra di loro, ancora non riuscivo a connettere, “non ti muovere – mi disse Jessica - facciamo noi” Le loro mani su di me, le loro bocche che succhiavano i capezzoli, le loro lingue ad esplorare ogni centimetro di pelle. La mia eccitazione era la massimo. Si fermano poco prima che esplodessi. Mi spogliarono, rimasi completamente nudo... “ooohmioddio...” gridarono in coro “Ecco – pensai – ci risiamo” invece presero un gel e mi riempirono le mani “adesso tocca a te....credo ce ne sarà bisogno – disse Jessica guardando ...
... l'obelisco – per il tuo attrezzo” “Era nei nostri sogni – incalza Samantha – avere tra le mani e non solo, un cazzo così possente” Allungai le mani sulla figa di Samantha, le spalmai il gel e poi iniziai a vezzeggiarla, a penetrarla dolcemente con un dito, due dita mentre Jessica le accarezzava il seno, le succhiava i capezzoli e con due dita le stuzzicava il clitoride. L'eccitazione saliva lentamente ed inesorabilmente. La loro pelle luccicava di sudore alla luce dell'abat-jour. Non un filo di grasso, non una smagliatura, perfezione allo stato puro. I muscoli tonici guizzavano di volontà propria. Jessica accostò la figa alla bocca di Samantha che iniziò a leccarla. I respiri si fecero sempre più corti e veloci, le voci rauche. “Prendimi” sussurra Samantha aprendo le gambe in modo osceno mentre Jessica si posizionò accanto a me. Ero allo spasimo, puntai la cappella sulla vagina di Samantha ed iniziai a spingere, lentamente ma senza fermarmi un attimo. Centimetro dopo centimetro il mio cazzo venne inghiottito. Samantha strabuzzò gli occhi e reclinò la testa all'indietro. Sentii Jessica, come una voce lontana anni luce “che spettacolo magnifico, che bello.....dai...dai...che dopo tocca a me” Samantha gridò, dolore e piacere. Mi fermai un attimo tuttavia mi incitò a penetrarla ancora. Dentro a metà e ne voleva ancora. Spingo, grida, spingo ancora, mi urla basta.... adesso sapevo fin dove potevo arrivare ed iniziai la monta. Dentro e fuori....dentro e fuori.... si dimenava posseduta dal ...