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Storie di mostri - Il collezionista
Data: 11/04/2019, Categorie: pulp, Autore: Alba6990
... convertirti all’informalità. Almeno, da buon amico, dammi un parere sulla cravatta che indosso.” “Se posso permettermi, signore, credo che per l’occasione sarebbe meglio indossasse un papillon.” “Andiamo, Battista. Ancora che cerchi di mettermi quel fiocchetto da cameriere al collo? Sono irremovibile sul papillon quanto te sul darmi del tu, amico mio.” “Lo so bene, signore. Ma ci provo comunque.” replicò Battista con un sorriso bonario. “Comunque, credo sia meglio una cravatta dal colore basico più scuro. Senza fantasie.” Battista si diresse verso il cassetto dedicato alle cravatte, con un’andatura quasi regale. “Qualcosa del genere, signore. Che ne dite?” propose una cravatta blu scuro, porgendola all’uomo di fronte a lui con delicatezza. “Sapevo di poter contare su un tuo consiglio.” disse lui girandosi nuovamente verso lo specchio. “Effettivamente questa non mi convinceva, molto. Comunque sei entrato per un motivo, non di certo perché avessi intuito che avevo bisogno di suggerimenti sulle cravatte.” “Sì, signore. Volevo informarvi che i suoi ospiti sono tutti arrivati e hanno cominciato a godersi la festa.” “Molto bene. Scenderò immediatamente.” e si aggiustò la cravatta prescelta. “Ah e volevo anche informarvi, signore, che la signorina Caterina è arrivata.” Amedeo sorrise davanti al suo riflesso. “Arrivo. Ottima scelta, Battista.” concluse dandosi un’ultima occhiata soddisfatta. “Amedeo!” esclamò la ragazza vendendogli incontro dal soggiorno formale. Quando la vide, gli ...
... brillarono gli occhi. “Sorellina!” esclamò lui prendendola tra le braccia e stringendola a sé. Caterina era sempre stata una sorta di scricciolo quando la abbracciava, aveva sempre paura di romperla. “Attento! Mi rovini il vestito!” rise lei. “Ah beh mi scusi, signorina, se ho osato abbracciare mia sorella che non vedo da mesi!” risero entrambi. Amedeo era platonicamente innamorato di lei. Per carità, non aveva mai pensato a lei in una maniera sessuale, ma la trovava davvero bellissima. Una di quelle bellezze che ricordano la Svezia, con la pelle di porcellana, gli occhi azzurri come il cielo è i capelli quasi bianchi talmente erano biondi. Slanciata e aggraziata come una gazzella, aveva le gambe lunghissime. Più volte, nel tempo, aveva attirato lo sguardo di altri uomini, creando in lui una gelosia fraterna molto forte. Nessun poteva toccare il suo Bucaneve. Era questo il suo soprannome, da quando erano piccoli. Gli era sempre parsa un fiore stupendo e delicato, ma allo stesso tempo forte e fiero che si erge e fiorisce anche nelle situazioni più difficili. “Ho visto che la tua linea di abbigliamento sta andando a gonfie vele!” “Sono i vantaggi di una fashion blogger con i mezzi giusti!” Si ricordava bene questa sua passione per la moda. Caterina aveva cominciato con delle foto dei suoi outfit su Instagram, per poi aprire un blog su Internet. In poco più di un anno aveva fatto un successo abnorme. Gente che condivideva i suoi articoli, le sue foto, che complimentava i disegni ...