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Storie di mostri - Il collezionista
Data: 11/04/2019, Categorie: pulp, Autore: Alba6990
... dei suoi vestiti. E adesso eccola qua. Con il sogno di lanciare una sua linea realizzato. “Questo è uno dei tuoi, vero?” chiese Amedeo toccando il suo vestito. Un abito a sirena color blu elettrico, con ricamata lungo il visto quella che sembrava una ghirlanda di fiori luccicanti dello stesso colore. “Allora sei ben informato sui miei lavori!” rispose lei con un sorriso scherzoso. “E come non potrei? Ti va se beviamo qualcosa?” disse lui dirigendosi verso il bar, mentre gli altri invitati lo fermavano ad ogni passo per stringergli la mano. Tra gli invitati, ve n’era uno in particolare abbastanza sgradito. Così sgradito che non era stata richiesta la sua presenza. Si trattava di Luigi. Luigi era un lontano cugino di Amedeo e Caterina, sesso dipendente. La sua dipendenza lo aveva portato ad intraprendere un vero e proprio percorso di disintossicazione. I soldi che possedeva, li aveva gettati in rapporti con prostitute di ogni sorta: escort, ragazze prese dalla strada, camgirl e chiunque accettasse i suoi soldi. Più volte era stato arrestato per atti osceni in luogo pubblico e ancora più spesso era stato preso a schiaffi dalle studentesse che prendevano la metro. Sembrava non rendersi conto che appoggiare la propria erezione sulle natiche di una ragazza ignara non fosse un metodo di abbordaggio valido. Luigi era anche dipendente dai siti pornografici. Nel suo computer si potevano trovare innumerevoli cartelle contendenti video e immagini a contenuto sessuale e quasi sempre era ...
... impegnato a masturbarsi davanti alla tastiera. Persone come Luigi potevano essere un grande imbarazzo per una famiglia dal nome così importante come la loro. Ma Amedeo gli voleva comunque bene. Più volte, da piccoli, si erano ritrovati a giocare nell’immenso giardino di casa o a lanciare scherzi fanciulleschi alle insegnanti a scuola. Secondo Amedeo ogni essere umano aveva dei difetti, alcuni più complessi e marcati di altri, ma comunque difetti. E i difetti si potevano correggere, in qualche modo. Con i suoi soldi, soprattutto. Perciò aveva pagato lui i vari aiuto psicologico per Luigi. E negli anni era migliorato molto! Certo, ogni tanto c’era una ricaduta, ma si stava riprendendo. Amedeo, però, non era a conoscenza di un’altra fissazione di Luigi. Il suo Bucaneve. Luigi aveva sempre ricercato un surrogato di Caterina, anche nella scelta delle donne da importunare o di quelle con cui avere un rapporto sessuale. Persino le donne dei suoi porno somigliavano a lei. E quando Luigi la vide al bar, intenta a ridere come una ragazzina alle battute del suo adorato fratello, accarezzata dalla seta del suo vestito, il corpo che gridava di essere guardato, adorato, al centro delle fantasie di chiunque nella stanza, lui non resistette. Senza un minimo di contegno, abbassò la zip dei suoi pantaloni di velluto, infilò una mano ed estrasse il membro già duro. Fu indisturbato nella sua masturbazione per pochi secondi, prima che una donna urlò facendo cadere il bicchiere di champagne che si ...