1. La sera delle perversioni (prima parte)


    Data: 12/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3

    ... "Prendi un foglietto a caso e leggilo ad alta voce"
    
    Lo prese e lo lesse, non senza fatica... eccitazione e alcool avevano lavorato bene.
    
    - "Voglio scopare con Stefano davanti a tutti ed essere toccata e sculacciata", poteva essere di chiunque, ma evidentemente era di Sara, la ragazza di Stefano. Tutti applaudimmo eccitati, era il modo giusto per entrare nel vivo della serata.
    
    Sara si spogliò rimanendo in mutandine e reggiseno. Carolina la sculacciò e la incoraggiò a togliere le mutande. La penombra accentuava la carnagione scura sul suo corpo nudo. La bella cubana era magrissima, con un culo piccolissimo e perfetto, e una striscia di pelo sottile sulla figa. Stefano si limitò ad abbassare pantaloni e mutande, era tutto ciò che aveva da offrire: secondo una stima ad occhio era un gran cazzone di almeno 20 centimetri. Le ragazze rimasero tutte piacevolmente colpite, pur senza darlo eccessivamente a vedere. Noi maschi già conoscevamo questa dote. Sara lo baciò e lo smanettò per un po', e quando il bastone fu pronto a picchiare duro, Sara si mise sopra. Adesso era il nostro turno. Voleva sentire le mani addosso. Ne sentì parecchie, tutti i ragazzi e anche le ragazze, sebbene in modo molto meno invadente. Le espressioni del volto di Sara non mentivano: avere una decina di mani addosso mentre ti scopa il tuo ragazzo era un'esperienza molto eccitante, mai provata prima. Tutte quelle mani però, a volte sono incontrollabili; ma nessuno fu fermato. Qualcuno entrò nel culo ...
    ... vergine, altri sganciarono e poi fecero sparire il reggiseno con la rapidità di un borseggiatore a Praga. Forse lo voleva tenere per timidezza visto che il seno era molto piccolo. Il capezzolo scurissimo sembrava avere i contorni disegnati a matita. Con grande attenzione le mie mani si concentrarono nel tenere belli duri i capezzoli. Amo ogni tipo di seno, e lei meritava di essere toccata in ogni parte del suo corpo.
    
    Stefano venne dentro, tutti ci divertimmo in quella prima scopata della serata. Eravamo pronti e belli carichi per andare avanti.
    
    - "Sara dai, visto che è stato estratto il tuo, adesso estrai tu e leggi"
    
    - "Sogno una spagnola da Valentina!", lesse Sara e guardò un po' preoccupata il suo ragazzo, incolpevole.
    
    - "Ahahah di chi è?", chiese Valentina lusingata.
    
    -"Mio", disse sorridente e un po' esitante, dopo qualche secondo, Ettore.
    
    Subito, sentendosi defraudato, Gigi intervenne: - "Che cazzo dici? L'ho scritto io!".
    
    Entrambi avevano espresso lo stesso desiderio. Desiderio facile da prevedere e quasi banale visto che Valentina era la tettona del gruppo, ove per tettona si intende una bella terza, ma che rispetto alla prima di Sara e alle altre seconde, era una signora terza, soda e imponente. Una terza che avevamo visto crescere e ammirato nel corso dell'adolescenza. Nessuno era stupito visto che Gigi ed Ettore vivono praticamente insieme. E soprattutto perché la prima cosa che dicevano ogni volta che vedevano Valentina era "Che tette!". Da sempre, ...
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