1. Una vacanza ad Ibiza, un viaggio per se stessi verso se stessi


    Data: 14/04/2019, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: FiancodiVenere

    ... per costringerla a continuare a baciarmi, mentre con la mano libera risalendo dalla coscia infilavo la mano sotto il vestito e le stringevo il culo in modo rude e vistoso. Lei era solo mia.Mi piacque che non si tirò indietro, nonostante in mezzo ad una pista le stavo toccando il culo e la stavo baciando in modo così rude lei mi accettò. Quei ragazzi sicuramente c'erano rimasti male scoprendola impegnata, e mi eccitò sapere che ci guardavano mentre dimostravo che era mia. Avevo bisogno di uscire da lì.La presi per mano portandola, quasi trascinandola, verso l'uscita che dava sulla spiaggia. Anche in spiaggia c'erano molte persone, dovemmo camminare per cinque minuti prima di avere uno spazio meno illuminato senza troppa gente intorno. Ci sedemmo in uno sdraio rivolti verso il mare, la feci sedere sopra una mia coscia e ricominciammo e pomiciare con passione. Appena sentì che le due difese si abbassarono le feci aprire le gambe e le misi una mano tra le cosce, spinsi nel modo rude che tanto adora e mi accorsi con mia somma soddisfazione appena le spostai le mutandine che lei era già bagnata. La penetrai con due dita ed iniziai un ditalino veloce, la stavo praticamente scopando con le dita. Marika era ancora lucida e si guardava intorno preoccupata che qualcuno potesse vederli."Amore &egrave bello ma torniamo a casa, qui &egrave pericoloso, possono vederci". Le ultime parole erano state sospirate perché avevo aumentato la foga. Lontano da noi si vedevano delle persone in ...
    ... lontananza, gruppi di ragazzi che fumavano, potevano vederci ma eravamo delle ombre per loro, e se avessero pensato male non mi sarebbe dispiaciuto. Stavo prendendo ciò che era mio. In un impeto di passione la tenni ferma mentre le spostavo vestito e reggiseno per farle uscire una tetta, mi abbassai mentre protestava debolmente e le diedi un morso deciso facendole fare un piccolo urletto. Ci tirammo su e lei si ricompone."Corriamo a casa amore"Arrivati all'appartamento ci spogliammo nudi e mettendole una mano sulla schiena la costrinsi a piegarsi in ginocchio a pecora sopra il letto. La montai con foga opposta rispetto quella della mattina. Una parte di me voleva punirla per quella mano che si era posata sul suo fianco, sul fianco della mia Venere."Amore voglio venirti in faccia stasera""Mmmm si Ale mi piace... sono tutta tua, puoi farlo"Continuai a montarla con cattiveria, sentivo il mio pube che sbatteva rumorosamente sul suo culo, il letto cigolava pericolosamente."Sfondami amore... ho bisogno del tuo cazzo..."Non resistetti, le chiesi di aspettare all'ultimo momento, ma lei si stava muovendo con il mio stesso ritmo e con la mia stessa foga quindi non si fermò. Sentirla ancora spingere mi fece venire. Inizialmente le venni dentro, poi uscì iniziando a toccarmi e le sporcai il culo aperto ed invitante. La vidi girarsi verso di me e sorridermi sbarazzina da sopra la spalla, muovendo leggermente il sedere mentre si godeva la sensazione dei miei schizzi caldi. Mi stesi esausto sopra ...
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