I 40 anni di mio cugino (parte 2)
Data: 16/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FSeed
... Dopo alcuni spinelli mio cugino divenne molto più sciolto, e cominciò a farmi domande su di me, da quando sapevo di essere gay ecc. Simone interveniva ogni tanto con qualche battuta oscena, mentre Andrea non aprì bocca. Per la sera i ragazzi decisero di andare finalmente nel quartiere a luci rosse, eanche Adrea sembrava d’accordo questa volta.
“E te che fai mentre noi ci scopiamo qualche figa?” disse Simone.
“Perchè non ti trovi qualcuno pure te? Disse Daniele “non hai detto che hai un’app che trova ragazzi gay?”. Risposi di si, e aprende l’applicazione cominciammo a guardare qualche ragazzo. Mi scrissero in tre o quattro, ma uno attirò l’attenzione degli altri.
“Guarda questo qua che caruccio” disse Daniele. Guardai il profilo e vidi che era un ragazzo italiano, 18 anni, moro e minuto, e dal profilo diceva di essere passivo. Ci scambiammo alcuni messaggi e decidemmo di vederci. Non volevo che Simone o Saniele facessero o dicessero qualcosa che potessere mettere in imbarazzo Gabriele (così si era presentato), allora gli chiesi di aspettare lontano ad una distanza dove avrebbero comunque potuto vedere la scena. Dopo una decina di minuti arrivò Gabriele. Dal vivo era ancora più carino, con gli occhi chiari e un ciuffo di capelli che ricadeva sulla fronte. Già dalle prime parole che ci scambiammo notai i suoi atteggiamenti molto femminili, e i jeans aderenti che indossava lasciavano intravedere un culetto sodo e alto. Scrissi a Daniele che era tutto ok e che ci ...
... saremmo rivisti a casa la sera. Al suo ok rispose poi Simone, facendo apprezzamenti sul culo di Gabriele e chiedendo un giro di prova anche per lui. Ignorai il messaggio e mi incamminai con Gabriele. Ci incamminammo per le strade della città parlando un pò di tutto. Lui era li con un gruppo di amici per sballarsi di alcool e fumo per il week end, e mi rivelò che anche in quel momento era piuttosto su di giri. Conmprammo dei dolcetti alla marijuana e continuammo a camminare. Ad un certo punto Gabri mi prese per mano e, infilandoci in un vicolo, mi mise contro il muro e cominciò a baciarmi. La sua lingua era calda e si muoveva da dio nella mia bocca, e il tutto era amplificato dall’effetto dei dolcetti. Dalla bocca passò al collo, e con la mano andò a insinuarsi nelle mie mutande, dove trovò il cazzo già duro. Stavo godendo tantissimo, ma non volendo concludere in un vicolo dove chiunque poteva vederci, chiesi a Gabriele se voleva venire a casa. Lui accettò subito e ci incamminammo. Ritrovare la strada non fu facile, e impiegammo quasi due ore per arrivare a casa. Si era fatto rmai tardi ma, entrando nell’appartamento notai che i ragazzi non erano ancora tornati. Come richiusi la porta alle mie spalle Gabriele mi saltò addosso, ci baciavamo e le nostre mani cominciarono a spogliarci a vicenda. Nudo era ancora più bello: longilineo e completamente depilato, con i capezzoli piccoli e rosa, e un culo stupendo. Lo portai sul divano, e messo alla pecorina mi fiondai con la lingua su quel ...