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Barbara: un desiderio carnale
Data: 17/04/2019, Categorie: Etero Autore: alybas
... senso e fu a quel punto che lei bloccò la macchina e mi disse che non era Laura, che ora era stanca mi avrebbe accompagnato a casa e poi, casomai se ne sarebbe parlato in altro momento. A lei non le piaceva il mio modo di fare autoritario. Ero fuori di me. A forza le imposi le mie dita sotto la gonna strappai il perizoma e le infilai l�intera mano nella vagina con decisione pastrugnai energicamente dicendole parti ora e dirigiti dove preferisci casa tua o casa mia. Non dissi altro lavoravo a piena mano e lei ansimava mi accorsi che eravamo arrivati sotto casa sua, non ci volle molto delle due era la più vicina. Non le tolsi mai la mano dalla fica neanche quando giungemmo di fronte al portone. Barbara era eccitata e avrebbe voluto una pausa, non riusciva neanche a inserire la chiave del portone nella serratura e lo feci io con l�altra mano. Salimmo in ascensore e aprii la porta di casa chiudendola dietro di noi e dicendole che ora eravamo soli io e lei. La spinsi verso il tavolo e scesi a impadronirmi con il viso della fica iniziai a lapparla, succhiarla, farle i ditalini più arditi senza grande rispetto e soprattutto senza alcun limite. La portai di peso sul letto e li le infilai alternativamente tutte le mie dita nell�ano e poi anche due alla volta compresi i pollici.. mentre Barbara oramai non parlava più. Non aveva molto da dire. Ricominciavo a sovrastarla e lei gemeva e guaiva laida. Era la situazione in cui la preferivo. Ansimava ansiosamente. Ripresi a dare vita alle ...
... mie avances orali sulla fica e sulla clito e lì Babara sembrò impazzire in una danza convulsa e le mie dita giovcavano dentro il suo culo. La leccavo senza ritegno. La mia lingua a punta era dentro la sua fica e intanto penetravo manualmente il suo ano. Era un bagno di umori che le fiottavano sul mio viso senza controllo, lei non riusciva a trattenere più nulla e orgasmava ansimando. Neanche lei parlava più o sorrideva era inebetita dalle sensazioni, dalle emozioni dagli orgasmi. Ora subiva quello che doveva subire e io spietatamente le dissi che lei si non era come Laura ma era molto più porca. Le uniche cose che Barbara riuscì ad articolare fra gemiti ansimi e affanno furono delle parole per dirmi di non fermarmi e io perfidamente mi fermai� mettendola in una situazione di disperazione. Mi alzai e la vidi fare da sola. Si masturbava con le dita in fica in maniera grintosa, violenta rabbiosa ma chiedendomi a gran voce di ritornare e io ritornai infilando questa volta il cazzo subito in fica mentre una mia mano era padrona del suo secondo canale. Spinsi nell�uno e nell�altro modo e per avere migliore aderenza le alzai una gamba entrando con la nerchia nel modo più profondo. Volevo farla impazzire e per questo la mia foga nell�nfilarla fu massima con lei che urlava. Passò un bel poco di tempo finché riuscissi ada arrivare ma quando sborrai fui incontenibile. Dentro le scaricai tutta la mia frustrazione e la mia rabbia per quell�inatteso scatto di superbia che Barbara aveva ...