Vittima di seduzione
Data: 15/10/2017,
Categorie:
Lesbo
Autore: pinkoepallina, Fonte: Annunci69
... scuola.
Si spogliò freneticamente anche Alessandra, sciogliendo i capelli e palesando così, per la prima volta, la sua meravigliosa e lunghissima chioma bionda.
Si appoggiarono sul tavolo dell’ufficio di presidenza che la titolare, con un paio di vigorose sbracciate a raso, liberò da tutto quello che c’era sopra. Cartelle, penne, graffette, vaschette ed anche un tablet si sparsero fragorosamente sul pavimento con diversi rimbalzi ma le due continuarono, infischiandosene, in una serie di baci bollenti e di reciproche carezze peccaminose su ogni “parte sensibile”.
La giovane insegnante, come se avesse fulmineamente preso coscienza della propria bisessualità, cominciò a percorrere con la lingua, con curiosità e bramosia, quel corpo levigato che le si stava offrendo spudoratamente con grande slancio, fisico ed emotivo. Sussulti in serie.
La baciava ovunque, tranne che sulla vulva, che era invece ciò che l’altra anelava di più e che stava cercando di farle capire in tutti i modi. Alessandra l’aveva compreso benissimo, ma procrastinava deliberatamente il momento, con una punta di sadismo. Un po’ per ‘vendicarsi’ di quella sorpresa, un po’ per farla proprio urlare di piacere, ma a tempo debito, cioè quando avrebbe stabilito lei.
Quando finalmente decise di leccare e poi penetrare la vagina con la lingua, di dimensioni ragguardevoli per una donna, arrivò al punto che dovette smettere per un attimo, per paura che arrivasse qualcuno a chiedere cosa stesse ...
... succedendo.
Le fece un cenno con una mano e le disse: “Abbassi il volume, per carità, ché qui arriva qualche bidello e tutto il corpo insegnante!”
Se qualcuno infatti avesse bussato, allarmato dai quei gemiti talmente forti da poter essere scambiati per quelli di un dolore lancinante, avrebbero dovuto aprire ed interrompere così la magia di quei meravigliosi momenti, oltre all’imbarazzo ed alle più che probabili conseguenze per tutte e due.
Ma niente, la De Salvinis sembrava fuori di sé, sembrava mirasse solo al sesso, non le interessava altro se non quello che stava facendo, come fosse in preda ad un raptus incontrollabile.
Ormai era eccitatissima anche la ragazza, che continuava a leccare freneticamente, succhiando il clitoride con molta energia. La preside, ormai sconvolta, le prese la testa fra le mani che, stringendosi per il piacere, si trasformarono in pugni con dei capelli arruffati nel mezzo.
Non le faceva male, quella presa dava anzi ad Alessandra un'eccitazione inarrestabile e la accendeva ancora di più, nel vedere tutto quel coinvolgimento. Nello stesso attimo fece partire una mano verso la sua intimità e prese a masturbarsi furiosamente.
La preside intanto ebbe il suo primo orgasmo e volle ricambiare subito quel sapiente lavoro di lingua, così, con una decisa e veloce rotazione, sempre sul tavolo, cominciò ad eseguirlo a sua volta.
Infilò anche l’intero dito medio della mano destra nella parte superiore della vagina, mentre gliela leccava da sotto. Un gesto ...