1. L’occasione fa l'uomo ladro. e la donna ? (prima parte)


    Data: 21/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless, Fonte: Annunci69

    ... stanza.
    
    Nel buio, senza muoversi, continuando a dare le spalle alla porta,
    
    “John, ti ho sentito! Sei tornato presto! Ma non dovevi lavorare tutta la notte e tornare domani mattina?”
    
    Ancora alcuni piccoli rumori e sentì un paio di mani cercare il contatto con lei, con il suo corpo.
    
    “Ma è tardi! Non sei stanco?”
    
    Le mani continuarono a scorrere lungo il suo corpo finché si soffermarono sul seno. Liberarono i seni dal babydoll lasciando scorrere le piccole e leggere bretelle lungo le braccia.
    
    Yoko sentì il calore dell’altro corpo dietro di lei. Sentiva il fiato eccitato, sentiva il gonfiore dell’eccitazione dell’uomo.
    
    Si lasciò andare. Cercò di abbandonarsi alle sensazioni, al piacere.
    
    Si girò lentamente, nel buio. Poggiò le sue labbra su quelle dell’uomo in cerca della lingua.
    
    La trovò, ma subito aprì gli occhi. Non vide nulla, al buio. Allungò le mani lungo il corpo dell’uomo e cominciò a tastare. Ebbe la conferma che quell’uomo non era il suo John. Ebbe paura, si staccò.
    
    Stava per gridare, ma l’uomo le mise una mano sulla bocca per zittirla.
    
    “E’ inutile che gridi! Non c’è anima viva nei dintorni! E poi questo John non tornerà fino a domani! Abbiamo tutto il tempo che vogliamo!”
    
    Yoko in pochi istanti capì di essere in pericolo, non sapeva cosa fare.
    
    “Se prometti che non gridi ti libero la bocca. Non ti farò alcun male, va bene?”
    
    “Ma cosa vuoi? Cosa vuoi da me? Prendi quello che vuoi e poi va via! Ho paura!”
    
    “Ho già preso quello che ...
    ... volevo. Ho visto che non c’era granché da portare via. E non mi basta”
    
    “Se vuoi ho dei soldi in borsa, non tanti, ma qualcosa! Ma non mi fare del male, ti prego!”
    
    “Ti ripeto: non voglio farti del male. Almeno, se non gridi!”
    
    Erano ancora al buio. Yoko era nuda per metà. L’uomo invece sembrava essere completamente nudo.
    
    Yoko temeva quel che poteva accadere. Ed accadde.
    
    “Senti, è da molto che non scopo. Ed a quanto pare, da quello che ho capito toccando poco fa, mi sembra che tu sia un gran bel pezzo di donna.”
    
    “Ma che stai dicendo? Sei impazzito? Prendi pure tutto quello che vuoi! Le televisioni, la radio, i soldi in borsa, anzi tutta la borsa. Prendi tutto quello che vuoi e vai via in fretta. Ho paura!”
    
    “Non devi avere paura! Non mi conosci, ma non sono una cattiva persona. Sì, ogni tanto, quando capita, faccio il ladro. Ma non ho mai fatto male a nessuno e non intendo cominciare adesso!”
    
    “Sì, va bene. Però fai presto: prendi quello che vuoi e vai via!”
    
    “No, ormai ho deciso. Non mi interessa prendere niente stasera. Tutto quello che ho già preso lo lascerò. Ma voglio te!”
    
    “No, ti prego. Lasciami stare!”
    
    Senza più dare ascolto alle suppliche di Yoko le si strinse nuovamente. Ricominciò a toccarle un seno e con la bocca cercò le sue labbra.
    
    Yoko, in silenzio, tanto era inutile gridare, ne era pienamente cosciente, cercò di rifiutare quel bacio. Cercò di divincolarsi, di scappare. Ma l’uomo, evidentemente di grandi dimensioni, più del suo John, ...