1. 186 - Giulietta e Letizia inculate di brutto dai fratelli e dal padre


    Data: 19/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Etero Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ����������La mia storia non finisce qui, una settimana dopo, durante una calda domenica, mio padre, mia madre, i miei fratelli, io, mia sorella Lory e la nostra ormai inseparabile amica Letizia, partimmo per andare a trovare i nonni a Bibbona.In effetti, in città, il caldo di Agosto era soffocante e qualche giornata al mare era parsa a tutti una buona idea. Dentro di me, c�era agitazione ed anche una sorta di imbarazzo a presentarmi davanti ai due maiali che vigliaccamente mi avevano violentata e usata come se io fossi stata una grande troia. Mio padre, prima di partire, mi aveva presa da parte ed aveva chiesto il mio parere sull�opportunità di andare a trascorrere qualche giorno proprio in quella casa che mi aveva vista vittima di un così grave sopruso. Alla luce delle esperienze pregresse che ormai mi avevano condotta su una strada di perversione estrema, quella che interiormente ormai definivo come �una iniziazione� aveva perso la sua importanza e nel mio animo mi pareva appartenesse ormai alla normalità più assoluta. Difatti, in conseguenza di quei primi rapporti di incesto con lo zio Matteo e con il nonno, il susseguente far sesso con mia sorella e poi con entrambi i miei fratelli, mi avevano condotta in una condizione che mi faceva sembrare tutto incredibilmente normale. Forse, a farmi pensare questo era stata la disarmante semplicità che sia Lorenza, sia i miei fratelli gemelli avevano dimostrato in quei frangenti piuttosto torbidi, loro, mi avevano dato la ...
    ... certezza che questi rapporti d�incesto appartenessero alla consuetudine di questa nostra bella famiglia porcella.Mio padre, previdente, aveva acquistato da poco una Mercedes classe R, sulla quale ci si stava comodamente seduti in sette persone. Partimmo il mattino seguente molto presto ed in sole tre ore e pochi minuti, grazie alla velocità piuttosto sostenuta ed allo scarso traffico, giungemmo a Bibbona; erano le nove quando rividi la stradina polverosa ed il cancello arrugginito, poi il nonno in pantaloncini corti e canottiera, quindi udii il gemere stridente dei cardini della pesante inferriata che si apriva per farci entrare.Nel cortile assolato scendemmo dalla macchina e subito ci furono i soliti abbracci ed i consueti complimenti da parte della nonna e quindi il nonno che mi strinse a se e mi sussurrò all�orecchio parole irripetibili e sconce.Lo sorpresi quando alzai il ginocchio e lo colpii al basso ventre, lo feci con discrezione, sorridendogli ed accarezzandogli il viso con affetto, da buona nipotina innamorata del suo dolce nonnino. Lui abbozzò e a sua volta mi sorrise, poi fingendo un improvviso mal di schiena si piegò in due, si scusò con tutti e rientrò in casa.Mio padre fu l�unico ad accorgersi della mia manovra e mi guardò accennando un sorrisino compiaciuto. Salutai lo zio Matteo, lui mi strinse la mano, mi attirò a se dandomi un bacio per guancia e senza profferir parola passò a salutare mia madre.Entrammo in cucina e vidi il nonno seduto su una sedia che stava ...
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