186 - Giulietta e Letizia inculate di brutto dai fratelli e dal padre
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... molto contenta. Lory era più vecchia di qualche anno e questo faceva sentire Letizia come una bambina che parla con la mamma.Con me, mi confessò che la situazione era diversa, che si trovava veramente molto bene in mia compagnia e che anche una volta tornate a Parma le sarebbe piaciuto continuare a frequentarmi. Le dissi che anche a me sarebbe piaciuto e visto che le intenzioni erano comuni ad entrambe ci scambiammo il numero di cellulare. Mi accorsi che era mezzogiorno e, per non far incavolare la nonna, dissi a Letizia che dovevamo per forza di cose tornare a casa. Mi disse che avrebbe voluto rimanere lì ancora per un bel po�, ma che sottostava ai miei desideri e pure a quelli della mia cara nonnina.Tornammo come promesso per le tredici in punto, la nonna ci vide e guardò l�ora, poi si meravigliò per la incredibile puntualità e ci diede altri dieci minuti per andare in bagno ed eventualmente cambiarci d�abito.Velocemente entrammo in bagno, ci spogliammo e ci infilammo sotto la doccia. Le lavai la schiena e lei lavò la mia, le sue mani sulla mia pelle calda mi iniettarono nel cervello un imperante desiderio di fare l�amore; mi girai verso di lei, i suoi seni contro i miei, la baciai sulle labbra e poi le nostre lingue si incrociarono ed iniziarono a lottare piacevolmente. La respinsi, vidi i suoi occhi colmi di passione fissarsi nei miei, le carezzai il viso e le dissi che purtroppo la nonna e gli altri ci attendevano per il pranzo. Entrambe ansimanti uscimmo da sotto il ...
... getto d�acqua e frustrate dalla spiacevole interruzione ci rivestimmo ed in breve fummo sedute a tavola. Fu un pranzo, dal punto di vista culinario, di grande pregio ma lo fu molto meno dal punto di vista famigliare. Vidi musi lunghi e molto imbarazzo, con sporadici tentativi di rallegrare la compagnia da parte del nonno, dello zio Matteo e dei gemelli. Quest�ultimi poi, inconsapevoli di quanto accaduto la sera precedente, facevano le battute e poi ridevano da soli. Per gli altri solo isolati sorrisi e lievi risatine. Ad un certo punto chiesi a mia sorella se aveva voglia di andare in spiaggia assieme a me ed a Letizia. Lei mi guardò e con una certa sufficienza mi rispose:�Ummhh , si, si, va bene, ma non troppo sul presto�.�Per tranquillità chiesi a mio padre se la macchina era disponibile e lui guardò dapprima mia madre e poi mi rispose che sarebbero venuti anche loro con noi al mare. Vista la situazione di imbarazzo generale anche i gemelli si accodarono. Il nostro nucleo famigliare si muoveva compatto. Tutti per uno ed uno per tutti. Ci riposammo tutti un po� e poi verso le quindici partimmo. Mezzora dopo eravamo già tutti sistemati in spiaggia. Letizia e io sotto ad un ombrellone, Lorenza, alla nostra destra, da sola sotto ad un altro, i due gemelli inseparabili nella fila antistante la nostra ed alla loro destra papà e mamma. Un bel gruppetto insomma.Papà, e ne comprendevo il motivo solo dopo la sua �ubriacante� esibizione della sera prima, indossava come di consueto un ...