1. La barista


    Data: 24/04/2019, Categorie: Etero Autore: benves

    ... studio da me per la definizione della parcella.
    
    Quando le sottoposi il mio onorario Lei si stupì “credevo tu lo facessi in amicizia” mi disse.
    
    Con aria burbera la guardai fissa negli occhi facendole capire che non era così.
    
    “ora sono anche disoccupata, non puoi fare qualcosa”? Incalzò.
    
    Era il momento che aspettavo.
    
    “Senti Linda, io posso anche fare qualcosa per te, ma tu in cambio cosa puoi fare per me”?
    
    La ragazza faceva finta di non capire.
    
    “Sarò più diretto, io ti assumo come segretaria, abbuonandoti anche il tuo debito e tu, farai un sacrificio, concedendoti totalmente a me quando dove e come vorrò”.
    
    “Sei uno sporco maiale” ribatté.
    
    “Vero, hai ragione ma, tu mi devi dei soldi e sei in cerca di lavoro, io do una cosa a te e tu dai una cosa a me, se solo una volta ti rifiuterai, io ti licenzierò con motivazioni tali che non avrai neppure la liquidazione”.
    
    “Mi occorre una persona che a necessità soddisfi i miei clienti più esigenti, prendere o lasciare”!
    
    “Hai 48 ore per pensarci, poi farò azione di recupero per il credito che mi devi”, chiamai la segretaria e la feci accompagnare alla porta.
    
    Stavano per scadere le 48 ore quando mi passarono una chiamata: “ciao sono Linda, ho bisogno di parlarti per la tua proposta”.
    
    “bene, vieni domattina verso le 10 in studio”.
    
    Si presentò puntualissima, jeans maglietta e scarpe da ginnastica.
    
    “Allora dimmi” attaccai subito
    
    “Ho pensato e ripensato alla tua proposta, non ho altra scelta che ...
    ... accettare”.
    
    Il sangue mi salì al cervello, il mio pene ebbe un sussulto, avevo voglia di saltarle subito a dosso e soddisfare subito il mio desiderio ma...ponderai la cosa controllando i miei istinti.
    
    “Bene oggi è giovedì, avviso subito il mio commercialista che prepari il tuo contratto, presentati lunedì e ricordati che lunedì dovrai soddisfare le mie voglie, poi ti dirò io dove, quando e con chi terrai fede ai nostri accordi”.
    
    “Come con chi? Mi avevi detto solo con te”
    
    “No cara, tu sarai a mia disposizione concedendoti a chi mi potrebbe far comodo al momento od a me se ne avrò voglia”. Lei annui messamente.
    
    “domani presentati al negozio “X” al quale telefonerò immediatamente per farti preparare la divisa da lavoro e da lunedì vieni vestita con gli indumenti che ti verranno consegnati”.
    
    Avendo un decoro da rispettare ho imposto una montura da lavoro costituita da tailleur e gonna sopra il ginocchio a tutte le segretarie presenti in studio con scarpe rigorosamente tacco 12, lasciando facoltà sull'uso o meno di calze, eventualmente il loro colore dovrà essere rigorosamente bianco o nero a scelta.
    
    Il lunedì mattina puntualissima Linda si presenta, vestita in modo perfetto.
    
    Il suo seno preponderante si evidenzia ancor di più, stretto nella camicetta.
    
    Faccio accomodare Linda nella mia stanza, ponendole da firmare il contratto con annesso la scrittura privata per le clausole accessorie.
    
    Lei firma solo il contratto. Io mi alzo di scatto sbattendogli in ...