1. La barista


    Data: 24/04/2019, Categorie: Etero Autore: benves

    ... andare in paradiso.
    
    Mi avvicino, prendo il suo viso tra le mie manone, appoggio le mie labbra alle sue e la bacio voluttuosamente, intrufolando quanta più lingua io abbia, nella sua bocca, quasi a penetrarla.
    
    I suoi occhi sono sbarrati dallo schifo, credo, ma non mi importa.
    
    Le mie mani tentacolari, esplorano il suo marmoreo corpo.
    
    Le mie dita callose, invadono la sua intimità, saggiando il suo nido ed il suo più intimo pertugio.
    
    Il tempo sembra infinito.
    
    Mi risiedo, facendola inginocchiare davanti a me, e spingendo la sua testa sul mio sesso barzotto, obbligandola ad accoglierlo tra le sue labbra.
    
    Tossisce, poi, prende il ritmo del più bel pompino della mia vita !
    
    Nel silenzio infinito un sussulto! Cerca di divincolarsi, ma le mie mani la tengono attaccata a me. Le riverso il mio piacere in bocca, obbligandola a deglutire.
    
    Tossisce, tossisce e tossisce ancora.
    
    Mi alzo e le porgo un fazzolettino.
    
    Raggiungo il frigo bar, dove prendo del cognac e glielo porgo.
    
    Beve volentieri.
    
    E' una bambola nelle mie mani.
    
    Le cingo i fianchi, alzandola e ponendola a sedere sulla mia scrivania. Le allargo le gambe.
    
    Tocca a me ora dissetarmi di lei.
    
    Tuffo il mio viso nella sua intimità. Con la lingua esploro ogni pertugio, concentrando le mie labbra sul sui grilletto.
    
    Dai suoi gemiti capisco che la cosa l'aggrada.
    
    Aspetto il suo nettare, che non si fa attendere troppo. Infatti, ecco arrivare una contrazione del suo monte di venere, e ...
    ... finalmente mi disseto!
    
    Mentre si riprende, umidifico di lei le mie dita, e le mando in esplorazione dei suoi canali.
    
    Come sente un dito fare capolino all'ingresso del suo culetto si irrigidisce ma, forzando, riesco ad entrare in lei strappandole un grido di dissenso.
    
    “che porco maiale che sei”
    
    Ha ragione !
    
    Inizio a masturbarla contemporaneamente nei sue canali; le sue mani posate sulla mia testa sembrano quasi dettare il ritmo.
    
    Il mio membro reclama la sua parte!
    
    Lei è davanti a me a gambe spalancate. Afferro la cappella e la punto all'ingresso del suo utero poi, guardandola profondamente negli occhi, affondo il primo colpo.
    
    Rimane un attimo senza fiato. Prendo il ritmo mentre, le mie mani sondano i suoi floridi seni, strizzando i capezzoloni.
    
    Andiamo avanti per un po poi, mi stacco da lei, la faccio scendere e girare, appoggiandola al gelido legno.
    
    Ho davanti a me un meraviglioso mandolino che mi appresto a suonare.
    
    Lei crede che voglia possederla in altra posizione mentre invece punto la cappella all'ingresso del suo sfintere.
    
    “li no ti prego” riesce a dire ma, è troppo tardi.
    
    Con rabbia e voluttà violo anche quella parte del suo corpo.
    
    Si accascia passivamente sulla scrivania, lasciandosi al suo destino.
    
    Finalmente sono al culmine...mi irrigidisco, grugnisco e scarico la mia voglia nel suo intestino.
    
    Cado seduto sulla poltrona, esausto e soddisfatto.
    
    Linda, resasi conto di essere libera dalle mani dell'orco, sguscia via ...