1. Fragile barriera


    Data: 24/04/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... quanto riguardava sia i liquori che le sigarette io la pensavo esattamente come lei. “Accomodati qua Davide, ti preparo nel mentre un buon concentrato d’agrumi, fidati è tutta roba del nostro orto”. Eleonora quasi ondeggiava sul pavimento, era delicata come una farfalla. Io la seguivo come un inadeguato, come una serpe che incantata segue il suonatore di flauto sulla traccia della musica, sennonché alquanto ammaliato e palesemente infervorato capitai nella sua stanza. Là dentro notai uno scompiglio alquanto strutturato, che diffondeva totalmente la sua variegata inventiva, perché persino negli oggetti per la casa si coglieva la sua fragranza di femmina. Ammonticchiate su d’una parete si trovavano le sue tele, con il passo pigro s’approssimò a uno dei gruppi e iniziò a tirare su le varie tele, incitandomi nel guardarle. Lì, c’erano esclusivamente figure di donne, in primo piano e ben adagiate su tutti i concepibili panorami, le tinte erano dai toni forti, l’arte innegabilmente c’era, per il fatto che aveva eccellenti eventualità di diventare una competente ritrattista. La sensazione era troppo dispotica e istantanea per essere raffinatamente esternata, tuttavia lo smalto e pure lo stimolo era presente, eccome. Io iniziai a sudare, quelle forme mi scompaginarono le viscere, un’impudicizia e una carnalità incandescente sprizzava da quei quadri, facendomi drizzare il cazzo. “Che cosa te ne pare Davide?” - fu il suo indagatore interrogativo. “A ben vedere sono dei dipinti forti ...
    ... Eleonora. Hai raffigurato te stessa nelle tue fantasie più recondite. I nudi sono puliti, ben tinteggiati, sono i colori che li rosseggiano. L’apparato genitale spalancato come una bocca che invoca, non scandaloso che pare sprigionare un calore potente. Non è il maschio che osserva una donna nuda, sei tu che esamini da femmina le tue intrinseche voglie di donna, la tua massa. La lussuria dirompe da ogni ritocco, perché quelle figure di donna agognano con tutta l’anima di scaldarsi” - le spiegai io, come vedevo quella raffigurazione. “Vedi Davide secondo me, quelle carni vogliono essere agognate, devono essere chiavate non in modo avventuriero, devono essere amabilmente percorse, cortesemente strette e adorabilmente accarezzate da mani che amano e bramano quel corpo, che lo sentano proprio. Allora, dimmi, da quello che hai esaminato, sono in conclusione riuscita a comporre e a generare la fisicità libidinosa della femmina, che vuole accanitamente il maschio?” - mi enunciò Eleonora, attendendo il mio giudizio. “Bella mia, hai fatto indubbiamente centro, cazzo che sì, ci sei riuscita in pieno. Adocchiare e ispezionare questi quadri è un autentico tentativo criminoso al contegno e alla decenza placida d’un maschio”. Subito dopo Eleonora proseguì: “In linea di massima gli artisti ritraggono figure. Io coloro all’opposto la voglia, la pura passione corporea che esala dai corpi. La smania bruciante e tormentosa d’una donna edotta della sua gradevolezza, che distingue il suo corpo ...
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