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Harem
Data: 15/10/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... di gestire quando sta per accadere. Ti rendi conto che dovrai soddisfare tre donne di cui una ha un arretrato di circa 18 anni. E quando verranno al mondo dei bambini cosa accadrà?�Stai dicendo che il futuro è già cominciato? che stiamo discutendo del futuro di noi quattro: io, tu, tua madre e tua sorella insieme? Non credi di correre. Una cosa è sapere di piacere, un�altra è vedere i desideri realizzati. Per quando riguarda i bambini cosa vuoi che accada. Ognuno di loro avrebbe tre bellissime mamme che li accudiranno.��La vita in comune è incominciata nel momento stesso che sei entrato in casa. Stai tranquillo che i tuoi desideri di diventare uno stallone si realizzeranno. La giumenta con le sue due puledre, in modo diverso ma esplicito, ti hanno già detto che sono intenzionate a farsi cavalcare. Pensi di avere dei figli anche da mia madre?��Dammi una ragione per non ingravidarla?��Non ti facevo così porco.��Siete voi tre che avete scatenato i miei istinti animaleschi. Basta parlare. Questi discorsi mi hanno eccitato. Diamo inizio al rodeo. Alzati e girati.��Cosa vuoi fare?��Cavalcare la puledra primogenita della giumenta. Non è forse anche per questo che siamo venuti a casa mia?�Si alza e mi da le spalle. Mi avvicino e le infilo le mani sotto il maglione. Raggiungo le sue tette e le artiglio. Emette un gemito. Abbasso la testa sul suo collo e lo mordo. Altri gemiti. Con le dita le afferro i capezzoli e li strizzo.�No, ti prego���.. Uuuhm! ...
... Sìììì! Lo voglio. Non ti fermare.��Gabry, sei una puttana ma ti amo. Non ho intenzione di aspettare il matrimonio. Stasera sarai mia. Chiama casa tua e dici che resterai fuori tutta la notte.�Avverto il suo bacino premere contro il mio basso ventre.�Amore, anch�io ti amo.�Con una spinta mi allontana e si libera del maglione. Si gira verso di me. Si avvicina. Mette le mani a coppa sotto le tette e me le offre.�Ti piacciono? Sono tue. Dai prendile. Succhiamele.�Chino la testa verso quei due globi d�alabastro e li bacio. Un fremito le percorre il corpo. Apro la bocca e accolgo al suo interno una ciliegia che al contatto con il freddo dell�aria si è inturgidita. Ha un buon sapore: è dolce. La lecco, la mordo, la succhio. Con l�altra mano le strizzo l�altro capezzolo.�Com�è bello. Continua così.�Non mi basta. Voglio di più. La faccio indietreggiare fino a portarla contro il tavolo. La guardo negli occhi. Sono carichi di desiderio. Avvicino la mia bocca alla sua e le introduco la lingua tra le calde labbra. Lei ci si avventa e l�avviluppa con la sua. La succhia con voracità. Esploro con la lingua la sua cavità orale. Le mie dita le torturano i capezzoli. La sollevo e l�adagio con le natiche sul tavolo. Smetto di baciarla. Le sollevo la gonna. Lei intuisce ed allarga le gambe a compasso. Abbasso lo sguardo e vedo una folta e densa foresta di peli neri e ricciuti che nascondono e difendono l�ingresso della sua vulva. Non porta le mutande. Mi chino in avanti e affondo la ...