1. Harem


    Data: 15/10/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... testa tra le sue cosce. Con le dita mi faccio strada tra i peli e mi fermo allorquando raggiungo la fessura che fa da entrata al suo scrigno. Ha due grandi labbra molto pronunciate che mi precipito a baciare strappandole un forte gemito di piacere. La mia lingua si insinua nel solco e incontrano le piccole labbra che sembrano fare da riparo all�orifizio vaginale. Una alla volta le prendo tra le labbra e le lecco e le succhio. Si gonfiano. Gabryelle lancia piccole grida di piacere. La lingua si fa strada verso l�orifizio ed entra. La muovo facendola vibrare velocemente. Lappo le pareti interne e lecco i suoi umori. Lei mi afferra la testa e la spinge contro la sua vulva. Con le dita vado in cerca del clitoride. Lo trovo. &egrave indurito. Lo prendo e lo strizzo. Lo sego. Lei lancia un urlo e gode. Raggiunge un primo e lungo orgasmo che raccolgo con la lingua e lo bevo. Sposto la bocca sul clitoride e lo prendo fra le labbra. Lo titillo con la lingua. Lo succhio. Le pratico un pompino. Con le dita della mano le pizzico le piccole labbra gonfie e pulsanti. Un ruggito misto ad un grugnito le esce dalla gola. Ha un orgasmo che la sconquassa tutta. &egrave un uragano di umori. La mia bocca si riempie del suo sperma. Ingoio tutto. &egrave squisito. Mi sollevo. Mi sbottono i pantaloni. Li faccio scorrere sul pavimento unitamente agli slip. Ho il pene che sembra diventato di fuoco. Faccio scorrere la pelle verso il basso e libero il glande. Lo avvicino alla fessura. Con le dita ...
    ... dilato le grandi labbra e do una piccola spinta in avanti con il bacino. Il glande penetra per metà. Gabryelle lancia un grido di dolore. L�imene ha ceduto. &egrave mia. Ho preso la sua verginità. &egrave diventata la mia donna. Mi fermo.�Cosa hai fra le gambe? Non fermarti. Continua.�Do un�altra spinta ed il glande entra tutto. Il più &egrave fatto. Il resto del pene affonda nella sua vagina. Il compito &egrave facilitato dalla quantità enorme di liquidi di cui la vagina &egrave piena. Mi abbandono su di lei e la bacio sulla bocca.�Gabryelle. Amore. Finalmente. &egrave da quando ti ho conosciuta che aspetto questo momento.��Amore mio. Anch�io ti ho desiderato in tutto questo tempo e non puoi immaginare quante volte mi sono masturbata pensando a questo giorno. Dai fottimi. Chiavami. Fammi godere come mai ho goduto.�Mi rialzo e con le dita di una mano le artiglio il clitoride e lo tormento. Lei si contorce come un serpente e lancia forti gemiti. Un�altra mano le strizza una tetta. Incomincio, lentamente, a stantuffare il mio pistone nel suo cilindro. Ha lo sguardo offuscato dal piacere. Ha gli occhi aperti ma non mi vede.�Non credevo che fosse cosi bello essere chiavate. Ti imploro non negarmi mai questa gioia.��Amore, sarò sempre disponibile.�Aumento il ritmo. Il suo corpo sobbalza sotto i colpi che le infliggo. Più volte il glande urta contro l�utero strappandole grida di dolore subito soffocate da mugolii di piacere. La sua gola prorompe in un miscuglio di suoni. Gli orgasmi si ...
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