1. Trasformato in troia - il gusto degli uomini


    Data: 25/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: shinigami83ge

    (graditi commenti e/o suggerimenti su elementi da aggiungere al prossimo capitolo)
    
    Eccomi qui, sdraiato per terra, affianco ad un omone, grosso come un armadio a 4 ante, di cui ancora non so il nome, con il culo dolorante sfondato dal suo enorme cazzo, pronto a fare il resoconto delle mie emozioni.
    
    Ho finalmente dichiarato a me stesso di essere una troia, e per l’ennesima volta in solo due giorni mi sono sentito usato e trattato come una donna con tanto di sborrata direttamente dentro il culo, eppure a differenza delle altre volte non mi sento turbato. Per la prima volta in vita mia ho baciato un uomo, l’ho abbracciato e ne ho potuto apprezzare il contatto pelle contro pelle, la muscolatura e la possenza con occhi diversi, e sebbene dopo sia stato montato selvaggiamente e senza alcun riguardo, alla fine mi sono sentito protetto, e avergli potuto donare piacere con il mio corpo mi sembra ora il giusto prezzo per le sensazioni che mi ha fatto vivere e per potermi sentire suo.
    
    Lo sento russare pesantemente affianco a me, gli ho dato un orgasmo così intenso da averlo spompato. Sorrido soddisfatto e senza riflettere, cerco la sua mano, così grossa rispetto alla mia, ed intreccio le mie dita con le sue.
    
    In un gesto involontario lui ricambia la mia stretta, ed in quel momento mi sento felice, e dimenticando i motivi che mi hanno portato lì, appoggio la testa sulla sua spalla e mi addormento anche io.
    
    Non so per quanto ho dormito, ma senz’altro sono stato svegliato nel ...
    ... peggiore dei modi, con una stivalata in pieno petto che mi ha tolto il fiato.
    
    Apro gli occhi e di fronte a me, nella sua divisa da carabiniere c’è l’uomo con il pizzetto:
    
    “ma bene… vedo che la Troia si è divertita così tanto da potersi persino concedere un pisolino” mi dice con tono crudele e di scherno.
    
    In quel momento si sveglia anche l’omone che senza rifletterci nemmeno un po’ si libera della stretta della mia mano e si alza. Deluso dall’essermi illuso di sentimenti che non ci sono mi faccio forza e domando:
    
    “avete finito con me adesso? Posso andarmene?”
    
    “ahahahahahahah” la risposta dell’uomo con il pizzetto è una grossa risata
    
    “certo che hai davvero uno spiccato senso dell’umorismo, ti ho detto che devi diventare una troia, e una troia diventerai, che tu lo voglia o no. Finora il compito è stato facile perché hai scoperto che il cazzo ti piace molto di più della fica, ma la strada da fare è ancora tanta”
    
    Buttandomi addosso i miei vestiti mi dice
    
    “avanti vestiti, che dobbiamo andare in un posto”.
    
    Controvoglia, ma sapendo di avere ben poche alternative mi vesto e li seguo.
    
    Viaggiamo in macchina fino alla meta, entrando in un parcheggio sotterraneo, il posto mi è famigliare, ma non riesco a mettere a fuoco il motivo, poi superato il primo ingresso capisco, siamo alle carceri.
    
    “perché mi avete portato qui? Io non ho fatto nulla di male”
    
    “lo sappiamo benissimo che tu non hai fatto nulla di male” mi risponde l’uomo con il pizzetto “ma qui è ...
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