Nuove sensazioni
Data: 28/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Tipoetopa
"Lei è Mina"
Disse il capo, presentandoci la nuova collega.
Quella mattina il boss ci aveva convocati tutti in sala riunioni alle 11.
La sensazione generale era quella dell'arrivo del solito cazziatone per gli scarsi risultati raggiunti e le sue solite menate.
Mancava qualcuno, ma eravamo comunque una cinquantina giá tutti seduti e pronti alla solita tiritera quando entrarono.
"In realtà si chiama Massimina, ma come lei stessa ha espressamente richiesto, per tutti noi sará solo Mina, ok ?.. adesso lasciamo che sia lei a presentarsi.. prego Mina.."
"Allora, ciao a tutti, come ha detto ora Luca, io mi chiamo Mina, vengo dalla filiale di San Paolo del Brasile, mi sono laureata in Management d'impresa e sono qui per uno stage di sei mesi, con tanta voglia di imparare da tutti voi"
"Laureata con 110 e lode aggiungerei..." disse il capo riprendendo la parola "...successivamente ha portato a termine un master molto impegnativo ed ha giá avuto alcune piccole esperienze manageriali in Brasile, insomma.. come si dice qui.. una donna con le palle"
A questa frase Mina arrossì e abbassò lo sguardo, evidentemente non aveva gradito la battuta sessista di Luca, come lo chiamava lei.
"Quindi è molto probabile che dopo lo stage entri definitivamente a far parte della nostra squadra."
Almeno.. questo è quanto mi raccontarono i colleghi dopo, perchè quando lei iniziò a parlare, la mia mente era fortemente distratta e interessata più al suo aspetto fisico che alle ...
... sue qualitá imprenditoriali.
Si era presentata con un tailleur molto elegante, la cui gonna si fermava maliziosamente due dita sopra il ginocchio, e sotto la giacca faceva capolino una camicetta sbottonata al punto giusto, calze ovviamente nere e decolletè con tacco a spillo.
I capelli neri e lisci, lunghi fino a metà schiena e la sua pelle ambrata, facevano da contorno ad un viso con un'ovale perfetto nel quale risaltavano gli occhi di un colore nero intenso, quasi vellutati, e denti bianchissimi, incastonati in una boccuccia con labbra carnose a forma di cuore.
Il mio primo pensiero appena entrò fu "Mammamia che pezzo di figa.. beato chi ti scopa tesoro" e mi accompagnò per tutta la presentazione.
Era lo stesso pensiero che doveva aver sfiorato le menti di tutti i maschietti presenti in sala, mentre dalle espressioni ed i mormorii delle colleghe trapelavano altri sentimenti.
"Per un primo periodo sará affiancata a Massimo" terminò il boss.
Quando sentii il mio nome, mi ripresi dalla sensazione di imbambolamento e riacquistai le normali funzioni cognitive, sebbene i battiti rimasero un po' più accelerati del normale.
Tornammo quindi in ufficio, le presi una sedia per farla accomodare alla mia scrivania e cominciai a parlarle del mio lavoro.
Lei annotava ogni cosa su un quadernino e per scrivere più in fretta se lo era appoggiato su una coscia accavallando le gambe.
La gonna le era salita quel tanto che bastava a mostrare il bordo in pizzo delle ...