Nuove sensazioni
Data: 28/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Tipoetopa
... mia lingua spinse per entrare nella sua bocca senza alcuna fatica.
Ci scambiammo baci e lingua per un bel po', poi la mia mano scese sulle sue cosce accarezzandole, sentivo il bordo delle autoreggenti e la pelle delicata poco più su.
Lei me prese la mano, togliendola da li, e sempre con la lingua in bocca la pose sulle tette.
"Ok.. non è tipa da primo appuntamento" pensai "ma baciare una figa così ed avere le sue tette a disposizione è decisamente fantastico"
Le slacciai la camicetta ed il reggiseno e mi si presentò un bellissimo paio di tette, scure, ambrate, come il resto della pelle, evidentemente era una da topless in Brasile, e due capezzoli grandi e scuri molto invitanti.
Mi staccai dalla sua bocca per scendere con la lingua sulle tette ed iniziai a leccarle e succhiarle, mentre lei con una mano mi slacciò la zip tirandomi fuori un cazzo duro come una pietra e iniziò a farmi una sega.
La mia lingua passava da una tetta all'altra, mentre le mani le accarezzavano le cosce.
Ma fu una cosa velocissima, facendo una magra figura venni quasi subito.
"Tranquillo dai, avremo modo di rifarci" disse lei strizzandomi l'occhio.
La settimana seguente in ufficio fu sempre molto professionale, anche se in realtà quando rimanevamo da soli assumeva pose provocatorie o lasciava che il mio sguardo cadesse nella sua scollatura, slacciandosi un ulteriore bottoncino nella camicetta solo per me.
Il Venerdí successivo uscimmo a cena in un bel localino, buon ...
... cibo, sane risate, una bella serata insomma.
Dopo il conto facemmo un giro nel parco mano nella mano come due fidanzatini, ci sedemmo su una panchina in penombra e ci baciammo.
Baci di lingua, appassionati.
Era davvero brava, aveva un modo di muovere la lingua all'interno della mia bocca molto particolare.
Le mie mani avevano libero accesso al suo decolletè ed era un vero piacere poter giocare con due tette così.
Sentii la sua mano sclacciarmi la zip, lei staccò le sue labbra dalle mie e scese, si piegò e mi prese in bocca l'uccello.
Cominciò a succhiarlo, muoveva la testa in su e in giù lentamente.
Lasciava che arrivasse in gola e tornava su, con movimenti lenti e cadenzati.
Aveva quel modo di muovere la lingua che era particolarmente eccitante.
Alternava succhi a leccate, leccava la mia cappella prendendomi il cazzo in mano e facendola scorrere lungo l'asta.
Lo leccava golosa come fosse un gelato.
Ero incredulo di fronte a quella situazione, avrei voluto guardare intorno a noi se ci fosse qualcuno, ma non riuscivo, i miei occhi erano fissi sulla sua testa che andava su e giù.
Riprese a succhiarlo con più vigore.
Il mio cazzo nella sua bocca sentiva la lingua giocare con la cappella mentre arrivava in gola.
Con una mano le spostai i lunghi capelli neri per vedere meglio la sua espressione e poi la posi dietro la sua testa per tenerla giú, mentre con l'altra infilata nella scollatura le stringevo le tette.
Egoisticamente non le dissi ...