09. luca – a caccia di cazzo
Data: 29/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vogliagay
"Senti un po' Crì, ma chi è quel cioccolatino bono al tavolo in fondo?", chiesi con fare indagatore a Cristian, il mio collega del pub.
"Ma chi?", chiese.
"Quello al tavolo in fondo, seduto di fianco alla biondina svestita".
"Ah sì… Bah, non so, non lo conosco, è un tipo che viene qui abbastanza spesso. Ma perché scusa, non l'hai mai visto?", mi chiese Cristian sulla difensiva.
"A Crì, certo che l'ho visto! E come non lo sai? Ma cosa ti credi, che sono cretino? Che non ho visto le occhiate che vi lanciate? Lo conosci eccome, altroché!", spiattellai tranquillamente.
Il mio collega cambiò espressione e diventò rossissimo in viso. "Oddio, ma perché si vede tanto? Ma pensi che se ne sia accorta anche la moglie?", chiese in preda al panico e indicando con la testa proprio la biondina.
"Ma no figurati, non credo proprio. È talmente occupata a fare la sgualdrinella che non bada di certo al marito!", risposi rassicurandolo.
"Ok, meno male. Comunque ecco… Sì, lo conosco. E anche… approfonditamente", dichiarò in imbarazzo.
"Non dirmi che…", insinuai incredulo.
"Ehm… sì!", confermò Cristian con un sorriso sul volto. "Ormai da quasi un anno. È successo che continuavo a guardarlo. Non potevo farne a meno, come ben vedi è troppo bono! Lui se ne accorse, cominciò a ricambiare i miei sguardi e una sera mi si avvicinò, mi palpò il culo e con non chalance infilò una mano nella tasca posteriore dei miei pantaloni. Lasciò un bigliettino col suo numero di telefono. ...
... Due sere dopo ero a casa sua a farmi scopare. E da allora non ho più smesso, è come una droga, non posso farne a meno.
Praticamente ogni lunedì sera sono da lui, la moglie è fuori con le amiche per fare non-so-bene-cosa e rientra molto tardi".
"Hai capito! E bravo Cristian!", mi complimentai maliziosamente col mio collega. "E dimmi, com'è?", chiesi curioso.
"Non hai idea!", esclamò Cristian, illuminato in volto. "Te l'ho detto, non riesco a farne più a meno! Rispecchia completamente lo stereotipo del brasiliano: bono, scuro e con un cazzone E-NOR-ME! Il cazzo più grosso che abbia mai visto!", dichiarò senza alcuna esitazione.
Sbarrai gli occhi. "Vuoi dire più grosso anche di quello di Omar?", sussurrai con circospezione, attento che non fosse nelle vicinanze.
"Sì!", disse soltanto, e tornò in sala.
Ero senza parole. E in preda ad una curiosità morbosa. Tornai nelle vicinanze del tavolo parecchie volte e guardai il tipo, cercando di riuscire a intuire qualcosa del pacco, ma da seduto era praticamente impossibile.
Poi feci qualcosa di incredibile. Due sere dopo, intorno alle 20.30 mi ritrovai davanti al palazzo dove abitava Cristian. Lo vidi uscire e andare verso la stazione della metro. Lo seguii, dovevo scoprire dove abitava il brasiliano. 4 fermate di metro e altri 100 metri a piedi. Da casa mia quasi una mezz'oretta. Entrò in un palazzo e salì fino al terzo piano. Individuai l'appartamento del brasileiro e tornai a casa. Mi feci sfondare come se non ci ...