Marta a New York
Data: 16/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: IlMonello, Fonte: EroticiRacconti
PROLOGO – in chat “Notizia fighissima! Vado a New York!” “Bello! Vacanza?” “No, c’è l’incontro mondiale della mia azienda e quest’anno si fa lì.. e hanno scelto anche me! E pure Stefania.” Marta non sta più nella pelle, so che le sarebbe sempre piaciuto andare a visitare la Grande Mela e il fatto che nell’ufficio della multinazionale per cui lavora la abbiano scelta le fa doppiamente piacere. Ma poi ecco la richiesta: “Tu non riusciresti a venire?” “Sarebbe bello… ma, ammesso che riesca a liberarmi, che vengo a fare? Tra riunioni, cene aziendali e impegni coi colleghi non avrai mai tempo per me. E non puoi certo presentarmi a tutti come il tuo amante…” “Dai bimbo, tu cerca di venire e io ti prometto che ti dedico due ore al giorno tutte per te…” “Sei troppo ottimista” “Due ore in cui puoi fare di me TUTTO ciò che vuoi…” e una faccina con l’occhiolino, nel caso quel TUTTO non fosse stato bene inteso. Di fronte a una simile proposta ho fatto i salti mortali per liberarmi con una scusa piuttosto articolata e sono riuscito a prenotare lo stesso aereo con cui avrebbero viaggiato Marta e i suoi colleghi e soprattutto lo stesso albergo. SI PARTE – in aereo Arriva il sospirato giorno della partenza. Siamo in aeroporto, nei dintorni del gate: io confuso tra i tanti viaggiatori e Marta assieme al gruppo del suo ufficio. Ecco anche la sua amica Stefania, è la prima a notarmi e mi fa l’occhiolino. Marta è più distratta, impegnata com’è a chiacchierare ma poi mi vede. Speravo di ...
... vederla vestita più sexy ma si vede che ha deciso di viaggiare comoda: una maglia con una bella scollatura che mette in mostra le tette, un paio di jeans aderenti che fanno risaltare quel suo culetto delizioso, scarpe da ginnastica. Ci teniamo d’occhio da lontano in mezzo alla gente e poi poco a poco imbarchiamo e saliamo sull’aereo. Non siamo molto vicini, ma iniziamo a messaggiarci quando siamo ancora a terra. “Sei bellissima, ti voglio”. Le dico, senza girare troppo attorno alla cosa. “Ma adesso in aereo e tutta questa gente come si fa?” “Lo abbiamo già fatto ti ricordo” “Ma si viaggiava assieme, era un poco più facile” “Mi hai promesso 2 ore al giorno, oggi è il primo giorno, arriveremo a New York a tarda sera quindi la tua unica occasione di non infrangere la promessa è questa… In volo ci sarà la wifi, teniamoci in contatto qui su Whatsapp” E si parte. Servono da mangiare e poi in molti cercano di dormire, guardano i film, sono tutti molto distratti. E’ il momento. “Allora, ecco le istruzioni da seguire: vai in bagno, non quello più vicino a te. Vai verso la coda dell’aereo, nei bagni dopo la fila 65. Entra nel bagno di sinistra, chiudi la porta senza bloccarla, abbassati pantaloni e mutandine, mettiti a 90 gradi in modo che chi entra si trovi il tuo culetto davanti e aspettami.” “Ma… sei matto? E se entra qualcun altro??” “Bisognerà pur correre qualche rischio. E’ un ordine, devo ricordarti cosa hai promesso?” “Ok” La vedo alzarsi, mi passa davanti con sguardo di sfida e si ...