1. Marta a New York


    Data: 16/10/2017, Categorie: Etero Autore: IlMonello, Fonte: EroticiRacconti

    ... infila nel bagno. Io la seguo a ruota senza che se ne accorga. Ma non entro subito, resto lì davanti alla porta. Tutto è molto tranquillo attorno, nessuno sembra intenzionato ad usare i servizi, così resto fuori un paio di minuti. Mi immagino la tensione di Marta, con la fighetta per aria senza sapere cosa succederà e chi aprirà la porta. E soprattutto mi immagino la sua fighetta, così calda, così accogliente e sento l’erezione crescere nei miei pantaloni. Poi finalmente entro e richiudo velocemente la porta. Altrettanto rapidamente estraggo il mio cazzo duro e lo appoggio sulla sua figa. “Ciao Marta, mi sei mancata”. “Anche tu” mi dice lei, mentre inizio a penetrarla. Che bello toccare il suo sedere e palpare il suo corpo mentre mi muovo dolcemente dentro di lei. Poi le stringo le tette, mi curvo su di lei e le bacio il collo mentre aumento il ritmo. Lei gira il viso e le nostre lingue distese riescono a toccarsi. Quanta voglia avevo di lei… Scopiamo con entusiasmo crescente ma la voglia è troppa, non riesco a resistere a lungo. “Sto per venire” le dico. Lei velocemente, malgrado il poco spazio a disposizione, riesce a girarsi e a prendermelo in bocca un attimo prima che io venga. Sborro a lungo e lei me lo succhia con passione. Poi finalmente si alza in piedi e ci baciamo, ed è allora che mi riversa in bocca tutta la mia sborra. Ci continuiamo a baciare mentre le nostre lingue appassionate si dividono il mio nettare. Poi restiamo lì, abbracciati coi calzoni calati nel ...
    ... microscopico bagno dell’aereo, a sorriderci e a chiacchierare. Infine ci rivestiamo e sgusciamo fuori dal bagno, per fortuna senza che nessuno ci noti. Si torna ai posti e si prosegue il volo. Dopo l’atterraggio ci aspettano il controllo passaporti e il recupero dei bagagli. Approfittando della calca attorno al nastro delle valigie riesco a toccare il culo di Marta, come un perfetto maniaco, non visto da nessuno tranne che da lei. Marta e i suoi colleghi hanno un pullmino ad aspettarli, io mi metto in fila per un taxi e arrivo dopo di loro. “Io sono in stanza con Stefania, 1412. Andiamo subito a dormire, domattina dobbiamo essere operative presto.” “Non ti preoccupare, mi hanno dato chiavi ora: 2518 la mia. Baci” GIORNO 1 Mentre Marta è impegnata nei lavori della sua conferenza io gironzolo per New York e faccio anche un po’ di acquisti utili. Poi lei va in giro con alcuni colleghi, cena con loro, come è normale in queste occasioni. “Dovrei essere libera per le 23” mi scrive. “Va benissimo, ti aspetto in camera mia.” Io mi faccio una bella doccia e preparo tutto per le nostre due ore di passione. Mi faccio trovare con addosso solo un paio di boxer quando Marta bussa. La faccio entrare, ci baciamo e mi stringe forte “Non vedevo l’ora” mi dice. “Neanche io ma ci sono alcune procedure da rispettare. Lascia fare a me.” Prendo la benda nera che avevo preparato e gliela cingo attorno alla testa in modo da coprirle gli occhi. Le sbottono la camicetta e gliela sfilo. Le apro la cerniera ...
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