La prima, calda estate di Mirko (III) - Il ciclo della sega
Data: 04/05/2019,
Categorie:
Masturbazione
Autore: mirko_polenghi@virgilio.it
... pulite, vera pelle, made in italy, 37. Non ricordavo di avergliele mai viste ai.. piedi. Sì... i suoi piedi... piccoli e perfetti, dentro quella scarpa così elegante. Le sue caviglie allacciate al piccolo cinturino di cuoio brillante ed i suoi polpacci snelli e tonici tesi dalla postura... Finalmente il mio uccello ebbe un sussulto apprezzando il mio pensiero. Mi portai la scarpa sul pube ed il cazzo vi si posò sopra, le mie mani guidarono la calzatura affinchè potesse strusciare in ogni punto. Lo sentii duro, rinvigorito. Premetti il tacco sulla base del pene, imitando un atto sado-maso e la cosa mi piacque, continuai per qualche attimo e volli provare qualcosa di diverso. Aprii un'altra scatola e … mio Dio ... un paio di ballerine. La richiusi immediatamente prima che potesse avere effetti negativi sulla mia erezione. L'effetto della scarpa elegante su di me aveva riacceso l'emozione, con rapidi movimenti dei piedi mi liberai degli infumenti che avevo ancora ai piedi. Mi tolsi anche la maglia e rimasi completamente nudo. Era una cosa nuova, completamente nudo nella camera di mamma. Preso dalla curiosità più morbosa cominciai ad aprire i cassetti del grande comò. Alcuni li richiusi quasi subito, erano pieni di calzini e mutande di mio padre. Poi finalmente aprii il suo cassetto. Disposte dentro scatoline rettangolari erano riposti tutti i suoi indumenti intimi. Dalla scatola più grande predi un reggiseno e lo allargai davanti a me. E' difficile da spiegare, avrò visto mille ...
... e mille volte quello stesso reggiseno appeso fuori a stendere o ripiegato in casa dopo essersi asciugato al sole, ma adesso aveva una funzione diversa, mi sembrava un oggetto prezioso, un trofeo, un sacro-Graal. Guardai l'etichetta, era una taglia terza. Non ero un esperto di reggiseni, ero sempre stato più appasionato a quello che contenevano, ma mi sarei aspettato una taglia maggiore. Estratti due o tre reggiseni, quelli che mi sembrarono più eccitanti. Ne trovai uno nero, con molto pizzo sulle coppe e un sottile strato di nylon scuro. Lo tesi prendendolo alle estremità e lo feci conoscere anche al cazzo, poggiandolo sopra e strofinandolo delicatamente sopra e sotto. Poi lo strinsi attorno al pene e cominciai a masturbarmi stringendo il reggiseno tra il cazzo e la mano. Cominciai a sentire forti stimoli e smisi di toccarmi per non rovinare subito il momento. Quel cassetto riservava ancora molte cose interessanti. Riposi il reggiseno ripiegandolo meglio che potei ed estrassi la scatola delle mutandine. Preso dall'eccitazione presi le prime della pila e le allargai davanti al viso, le posai con il centro all'altezza del naso e le immaginai riempite della sua misteriosa passera. L'odore era quello del detersivo, il che non mi trasmise espressioni particolari. Feci lo stesso gesto che col reggiseno e le strinsi attorno al cazzo, le strofinai ed infine... infilai le gambe all'interno delle mutandine. Le indossai. Quella che mi sembrava un'azione poco virile ed inappropriata, in ...