1. Federica 14


    Data: 04/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    La scena che mi si presentò fu incredibile.
    
    La zia Clara era completamente nuda, seduta su uno sgabello con qualcosa di strano che inizialmente non compresi, gli occhi bendati e le mani legate dietro alla schiena che mettevano in evidenza quelle tettone meravigliose.
    
    I muscoli delle gambe e le chiappe stupende erano in tensione e non capivo perché, poi mi accorsi che tra le sue natiche c’era qualcosa…..
    
    “nella fica!”
    
    Disse Rocco e, prima che io capissi cosa voleva dire, la Zia si sollevò dallo sgabello mostrando un pezzo di legno, probabilmente avvitato allo sgabello, che era infilato nel suo bel culone ed alzandosi piano piano si sfilava fino ad uscire del tutto mostrando la punta stondata.
    
    Aveva una forma conica e la base era veramente larga, ecco perché i muscoli erano in tensione: se si fosse rilassata del tutto la base sarebbe le avrebbe allargato il buco in maniera notevole, forse era più larga dell’uccello di Gino.
    
    L’uccello di Gino come quello dello zio Mario e quello di Elio e Rocco adesso erano tutti lì in fila all’aria aperta che vibravano nell’attesa di sfogarsi sul corpo della povera zia inconsapevole di tutta quella carne calda a pochi centimetri da lei.
    
    Appena il pezzo di legno fu estratto dal buco che rimase aperto a forma di cerchio perfetto, lei lo poggiò fra le labbra della fica e ridiscese lentamente fino a sedersi completamente emettendo un gemito prolungato.
    
    “Eh si lo so davanti entra meglio, ma vedrai che se lo bagni bene con ...
    ... la tua figa zuppa da zoccola dopo entra bene anche dietro….fai dieci flessioni”
    
    Lei obbediente (mi ricordava qualcuno) si sollevò lentamente fino a sfilarselo quasi del tutto e poi torno a sedere cercando di non emettere alcun suono ma tradendosi clamorosamente e mostrando come tutto questo la stesse facendo vergognare ma anche godere da morire.
    
    I quattro uccelli vibravano eccitati da quella scena perversa.
    
    I miei occhi vagavano su quel culo sporgente, su quelle tette sode con i capezzoli eretti come due chiodi e poi andavano a guardare quelle mazze incredibili.
    
    L’ordine di grandezza era: lo zio Mario il più piccolo ma per modo di dire perché aveva un uccellone veramente notevole solo che veniva superato parecchio da Elio (che avevo appena verificato essere molto più largo), poi da Rocco che era ancora più largo e anche un po’ più lungo e infine Gino che aveva una cappella pazzesca e l’uccello largo come una lattina.
    
    “Culo”
    
    Il pezzo di legno viscido di umori entrò in quella rosellina e piano piano lo vedevo sparire tra quelle natiche burrose fino a che…..
    
    “oooooohhhhhhh”
    
    Era tutto dentro!!!
    
    “Brava la mia zoccolona!!!! Aspetta…”
    
    Le prese le natiche con le mani allargandole ulteriormente
    
    “aaaaaahhhhhhhh!!!!”
    
    Doveva esserne entrato ancora…
    
    “Stai ferma così che ti abitui intanto se vuoi me lo puoi leccare……..”
    
    La zia esattamente come me aveva la capacità di arrossire nonostante l’assurdità della situazione e rimase in silenzio con il viso ...
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