1. Enya l'incontro


    Data: 06/05/2019, Categorie: Etero Autore: geirliverani

    ... suppliche alternate ai gemiti di dolore di Enya cessarono quasi di colpo e furono spodestati dalla sinfonia dei suoi gemiti di piacere che in un crescendo rossiniano accompagnavano l’infittirsi dei miei stantuffi. Andavo sempre più in profondità fino a sentire i testicoli battere sul tamburo delle natiche. L’orgasmo senza fine che squassò il suo petto e le contrazioni dello sfintere furono i suoi di tromba che fecero cadere le mura di Gerico; i fiotti di sperma così a lungo trattenuti, inondarono le sue viscere. Le bende caddero, le liberai i polsi e un profondo bacio concluse il lungo viaggio di piacere. Ci stendemmo ansanti e sudati sul letto, mentre la coccolavo per rassicurare le paure e sedare le ansie di una donna che aveva solo conosciuto un altro uomo, il marito. Tolsi una ciocca di capelli che il sudore aveva appiccicato sulla fronte, accarezzando con gli occhi quel corpo nato per l’amore. La bacia , in modo incestuosamente paterno sulla fronte e sugli occhi stringendola a me. Mi accorsi che non era solo passione, e desiderio da parte mia e le domandai che cosa provasse per me. Mi disse che mi voleva molto bene, che era ammirato e aveva desiderato farlo anche per vanità, rivalsa e…un colpo di ...
    ... testa improvviso che hanno le donne anche le più razionali, quando si fanno prendere da un capriccio o da un sentimento…Ma aggiunse, caro Marcel tu sei importante, mi hai lusingato e avvolta con i tuoi commenti e lodi, mi hai fatto godere in questo stupendo pomeriggio, ma sei solo una tappa, importante perché hhai segnato la mia vita ma rimani una tappa. Mio marito è e rimane il viaggio, con lui sono cresciuta, ho condiviso momenti lieti , come nostra figlia, e momenti bui che ci hanno avvicinato e rinforzato nei nostri propositi. Questo pomeriggio ho avuto piena conferma e ho raggiunto la consapevolezza che è Lui è e sarà l’unico uomo che mai amerò!
    
    Dopo la doccia si rivestì , mi baciò in modo struggente, entrambi sapevamo che non ci saremmo più rivisti, Mi lasciai andare sul letto mentre il suo odore rimaneva nella stanza. Non detersi i suoi umori dal mio corpo a effimera testimonianza di ciò che era stato. Lascia che il buio avvolgesse la stanza, mentre rimiravo, come un archeologo l’impronta del suo corpo sul letto, raccolsi un capello che era rimasto sul guanciale e rigiravo il labbro superiore contro il naso per ricordare i momenti stupendi del suo piacere…Erano le 22 di un giorno “normale”.
    
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