Sviluppi imprevisti - barcellona (1)
Data: 06/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
Terminata la vacanza a Roma, torniamo al nostro trantran quotidiano. Lunedì mattina rientro al lavoro e sono già oberato di pratiche arretrate.
Mentre sono chino sul computer, bussano alla porta della mia stanza.
“Avanti!”.
“Ehi, ciao! Disturbo?”.
“Ciao, Knut! No, entra! Ma che ci fai qui?”.
“Ero da queste parti… devo organizzare la sicurezza per un amico che ha un locale nei paraggi… e… allora… ho pensato di fare un salto a salutarti…”.
“Hai fatto bene!”.
“Bene… sì… ehm… ci prendiamo un caffè?”.
“Sì, volentieri!”. Prendo la giacca e usciamo. Andiamo nel bar di fronte e ci sediamo ad un tavolino. “Allora! Tutto a posto?”, gli chiedo.
“Sì, perché?”.
“Non so: ti vedo strano…”.
“No… è che… ecco… questo lavoro mi dà dei pensieri…”. Giocherella con le dita e poi, avvicinandosi a me, aggiunge: “No, non è vero niente! Non è vero che sono in città per un lavoro. Sono qui per te…!”.
“Per me? Che… intendi…?”. Mi ritraggo.
“L’altra sera, a Roma, mi hai messo paura… davvero…”. La sua voce sembra rotta dall’emozione. È una veste molto strana per quest’energumeno sbruffone ed irruente. “In quei pochi secondi in cui sei stato svenuto ho pensato a che cosa avrei fatto se ti fosse successo qualcosa… Per davvero, intendo… e… ecco… ho sentito come un vuoto dentro…”.
“Ma… che mi stai dicendo, Knut?”.
“Che… ecco… che… ehm… che mi piaci… sì, mi piaci… tanto…”.
“Beh, lo so. Se non ti piacessi, non ci divertiremmo tanto a scopare, insieme con Pino ed ...
... Enrico, no?”.
“Non capisci!”, continua, agitandosi un po’.
“Io… ecco… io… ti amo…!”.
“No!”, rido nervoso. “Ma che dici? Ma va là!”. Mi afferra il braccio e lo stringe. “Ahi! Mi fai male così!”.
“Perché ridi di me? Ti ho appena detto che ti amo e tu… ridi…?”.
“No, scusa. Non rido di te. Rido perché non è possibile. Ci conosciamo da tanto tempo… non capisco… cosa è cambiato adesso?”.
“Non lo so”, mi risponde, allentando la stretta. “E come se fino a qualche giorno fa fossi addormentato e non capissi che cosa è veramente importante per me. Ma dopo quell’imprevisto, tutto è più chiaro! Sì!”.
“… e Pino?”.
“Pino è un caro ragazzo. Capirà…!”.
“Capirà che cosa?”.
“Che io voglio stare con te!”.
“Ma che dici? Che cosa ti fa credere che IO voglia stare con te?”.
“Non ti piaccio?”.
“Ah! Certo che mi piaci, ma non come intendi tu! Cazzo, sei un bonazzo pazzesco, ma… ecco… non offenderti… non ricambio il tuo sentimento, ecco…”.
“Beh… adesso… ma col tempo, magari…”.
“Quale tempo? Vuoi che lasci Enrico?”.
“Beh, certo! Non puoi stare con tutti e due, no?”.
“Certo che no! Ma, appunto, io voglio stare con lui!”.
“Non è vero!”, e mi stringe di nuovo il braccio, alzando la voce.
“SSSSSSSSHHHHHHHH! Non urlare! Sta calmo! E lasciami!”, ribatto, strattonandomi per liberarmi dalla sua morsa.
“Sono due notti che non dormo… sei nei miei pensieri… sempre…”, continua, lamentoso.
“Ascolta: adesso va’ a farti un giro, per rinfrescarti le idee. ...