1. Sviluppi imprevisti - barcellona (1)


    Data: 06/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... che mi raggiunga. “Non è come pensi!”.
    
    “Ah no? E com’è? Dimmelo un po’, puttana!”, mi offende, e i suoi occhi sprizzano ira.
    
    “Dai, diglielo!”, mi esorta il gigantone.
    
    “Ecco… Sai Roma? Durante l’ultima notte io e lui abbiamo scopato… Tu dormivi così profondamente e lui non è riuscito a svegliarti… C’ha provato, mi ha detto… e allora… beh… era ancora eccitatissimo per il culo di Andrea e non riusciva a calmarsi… E’ venuto a svegliarmi e siamo andati in salotto… e l’abbiamo fatto sul divano…”.
    
    “L’hai sedotto, vacca! Me lo hai fregato!”, piange disperato.
    
    “No, no, non è andata così. Ascoltami, ti prego. Durante la scopata sono svenuto e lui, mi ha detto, si è preoccupato… Pare che in quel frangente abbia capito quanto tenesse a me, e al mio risveglio era già diverso… più apprensivo… Poi, stamattina è venuto in azienda e si è dichiarato. Io gli ho detto che non era una cosa possibile: io amo Enrico!... Sembrava essersi convinto, ma all’uscita dal lavoro me lo sono ritrovato sul marciapiede… Mi ha dato un passaggio fino a casa. L’ho lasciato sul divano a guardare la tv e dopo una mezz’oretta era ...
    ... ubriaco. Si è scolato una bottiglia intera di whisky… Me lo sono trovato addosso che mi palpava dappertutto… Gli ho detto che non volevo, ma lui era forte… troppo forte…”, una lacrima mi solca la guancia. Tremo. “Cazzo!”, rifletto e concludo: “Se non fosse arrivato Enrico, probabilmente mi avrebbe violentato…!”.
    
    Pino scoppia in un pianto inarrestabile e si tuffa tra le braccia di Enrico. Allungo una mano per accarezzarlo, ma lui mi caccia via. Enrico mi sussurra di pazientare un po’: ci pensa lui a mettere le cose a posto. Stringe il biondino per le spalle, lo scuote e gli fa: “Ascolta! Ho un’idea! Andiamo via! Quello è uno stronzo e non ti merita! Facciamo un viaggio, tutti e tre insieme… Barcellona! Che ne dite di Barcellona?”.
    
    “Ma ti pare il momento?”, intervengo.
    
    “Ma sì! Perché no? È il modo migliore per distrarsi! E lì ci divertiamo come pazzi, alla faccia di quel vigliacco!”.
    
    Pino alza il capo e singhiozza: “O… o… ok… sniff!...”. Poi si volta verso di me, ricomincia a frignare e si getta sul mio petto. Scarmigliandogli i capelli lo bacio sulla fronte.
    
    “Grazie!”, gli sussurro. “Grazie!”.. 
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