1. Fratello tu sarai il mio poggiapiedi


    Data: 09/05/2019, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti

    ... che penserete che sono solo stupidaggini, ma per me non lo erano. Era l’ovvia fine di un pervertito la cui sorella aveva trovato i disegni perversi, che li raffiguravano in pose che non potevano essere fraintese. Ormai ero finito; tanto valeva finire in bellezza. Avendo i suoi piedi in faccia ne sentivo l’odore con piacere. La realtà era che molti dei miei disegni raffiguravano Sara che mi masturbava usando i piedi. Adoravo i suoi piedi. Visto che la mia vita era finita potevo aprire la bocca e lasciar uscire la lingua… Ci ripensai, poi alzai lo sguardo un’altra volta. I suoi codini biondi svolazzavano, mentre lei piegava la testa con gli occhi fissi sui miei disegni. Mi stava dominando, in tutto e per tutto. Io ero a tutti gli effetti il suo poggiapiedi. Sara, mia sorella maggiore, era diventata la mia padrona. Leccare i suoi piedi ora non sembrava più un gesto così strano da parte mia. Poggiai dolcemente la punta della lingua sulla sua pianta del piede. La mia lingua le accarezzò dolcemente il piede, e la calza si bagnò di saliva. Era rischioso, ma dopo quella veloce leccatina non ero più in grado di fermarmi. La mia lingua ora andava su e giù sulla sua pianta del piede, disegnando una chiazza scura di saliva sulla calza. Alzai lo sguardo. Era immobile, fissa sul quaderno. Era impossibile che non se ne fosse accorta. Infilai il naso tra le sue dita dei piedi, inspirando a pieni polmoni mentre la calza di cotone di incollava alle mie narici. Quell’odore pungente mi faceva ...
    ... andare in estasi, mentre la mia lingua aveva bagnato la calza a tal punto che avevo come l’impressione di leccare la sua pelle. “Sto leccando il piede di mia sorella, sto leccando il piede di mia sorella”. Era l’unica cosa a cui riuscivo a pensare mentre deglutivo la saliva mista a sudore dei suoi piedi. “Ti prego sorellona continua a leggere… Ci pensa il tuo schiavo/fratello a prendersi cura dei tuoi piedi”. La mia eccitazione stava raggiungendo l’apice. Iniziavo a sentirmi un po’ più fortunato rispetto a prima. Aveva trovato il mio quaderno e tutto quello che ne conseguiva, ma mi aveva anche messo i piedi in faccia e dato questa occasione… La verità era che non avevo nulla da perdere! «MMMGH!» Il mio respiro si spezzò. Sara ora mi stava fissando, spingendo con forza il suo piedino dentro la mia bocca. Sentivo le sue dita muoversi sulla mia lingua. Ora il sudore del suo piede e della calza raggiungevano immediatamente le mie papille gustative; prima non pareva tanto intenso. «Hey!» disse con fare freddo. Nel frattempo, nella mia mente continuavo a pensarci: “mia sorella mi ha infilato il piede in bocca; io sono il suo schiavo… Come se fosse una cosa normale”. «Spogliati!». Tolse il piede dalla mia bocca, poi bagnò il mio naso con il calzino bagnato della mia stessa saliva. «Cosa?» chiesi sbigottito. «Smettila di leccarmi le dita dei piedi e spogliati; TOGLITI TUTTO!» Non dissi nulla e obbedii. Per un istante, pensai addirittura di risponderle: “Si mia padrona!”. Dopotutto, era ...