1. Analisi matematica


    Data: 09/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: DanaB

    ... il viso. Le nostre bocche si unirono. Un bacio appassionato. Sentii la sua lingua grossa e ruvida penetrarmi la bocca. Cercare la mia con frenesia. Con la mano andai a cercare il suo cazzo. La infilai nella patta dei boxer e lo presi in mano. Lui, eccitatissimo, mi carezzava il sedere.
    
    Cominciai a carezzargli l’uccello già durissimo. Giocavo con le sue palle. La sua lingua continuava a guizzare nella mia bocca.
    
    Lasciai per un attimo il suo cazzo e sciolsi la fettuccia dei mie pantaloni. Volevo sentire la sua mano sulla mia pelle. Lui mi abbasso i pantaloni e cominciò a carezzarmi le chiappe nude.
    
    Ormai senza fiato ci staccammo da quel bacio travolgente. Io continuando a tenere il suo cazzo in mano mi alzai in piedi. I pantaloni mi caddero alle caviglie. Lui mi guardò estasiato e si sporse in avanti per carezzarmi il corpo. Si alzo dalla poltrona e mi strinse a se baciandomi di nuovo. Un bacio intensissimo anche se breve. Staccate le sue labbra dalla mia bocca mi disse:
    
    -Mi stai facendo impazzire. Sei stupendo. Più eccitante di una femmina. -
    
    -Le piaccio veramente? - Sospiro io con voce da gattina in calore.
    
    -Mi arrapi da morire! -
    
    -Anche lei mi eccita da morire. Ha un cazzo stupendo! -
    
    -Ti piace da morire il cazzo. Vero? -
    
    -Mi fa impazzire. – Mormoro io, mentre gli mordicchio le labbra e con la mano gli massaggio le palle enormi.
    
    Lui mi infila la lingua in bocca e io gliela succhio lascivamente. Ormai non capivo più nulla, ero in balia dei miei ...
    ... sensi. La mia parte femminile aveva preso il possesso completo del mio corpo e della mia mente. Mi sentivo troia.
    
    -Voglio succhiarglielo! - Gli mormorai lasciando per un attimo la sua lingua.
    
    -Lo immaginavo che ti piaceva succhiare l’uccello. Hai le labbra da bocchini. -
    
    Io no n gli risposi comincia a scendere con il viso lungo il suo corpo leccandogli il torace peloso, poi scesi lungo la pancia flaccida. Il sapore della sua pelle mi inebriava. Un sapore di sudore stantio che si faceva sempre più carico man mano che mi avvicinavo al suo inguine, dove anche l’odore diventava intenso e pungente. Arrivai al suo uccello che cominciai a leccare dalla punta, che era umida di liquido prespermatico, fino alla base affondando il viso tra i suoi peli ispidi odoranti di sudore e orina.
    
    Gli mordicchiai le palle enormi. Due bisacce pellancicose. Tutto mi eccitava tremendamente.
    
    Sentivo lui che rantolava di piacere. Ritornai verso la punta e me la feci penetrare in bocca. Con una mano massaggiavo l’asta mentre con l’altra giocavo con le sue palle.
    
    -Mi stai facendo impazzire. Frocetto! – mi fece lui tra sospiri di piacere. Io lo succhiavo sempre con più ardore facendolo penetrare nel mio cavo orale il più possibile, fino a sentire il suo glande in gola. Mi piaceva da morire.
    
    -Sei un bocchinaro favoloso. Si! Succhia. Succhia ! –
    
    Era ormai all’apice dell’eccitazione. Lo sentivo vibrare sotto i miei colpi di lingua. Lo stavo portando all’orgasmo. La cosa mi piaceva da ...
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