La pecora nera
Data: 11/05/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: rococo
... cominciato a cambiare look, a pettinarsi meglio, a darsi un filino di trucco, a mettersi abiti un po� più aggraziati, a guardarsi più spesso allo specchio. All�improvviso sembrava diventata un�altra, una donna matura ma ancora pienamente sul campo, certo un po� su di peso ma ancora appetibile.Di questo radicale cambiamento mio padre o non si accorgeva o non si curava, la qual cosa confermava ai miei occhi quel che mi dicevano i miei amici. Ma nemmeno mia madre mi dava l�impressione di fregarsene delle disattenzioni del marito, nel senso che se si metteva su, se si curava di più, non sembrava farlo per lui.La cosa faceva aumentare la mia insofferenza per quell�ambiente familiare armonioso solo nella sua facciata esterna, invece pervaso da egoismi ed ipocrisie, ma accendeva anche la mia curiosità. Non che fossi ingelosito o indignato, ma questo radicale cambiamento del modo di essere di mia madre non mi lasciava indifferente, anche perché, lo confesso, la guardavo senza alcun falso pudore. Ora avevo scoperto che era una donna piacente, ed anzi, proprio perché trascurata dal marito, me la immaginavo particolarmente assetata di sesso.Avevo cominciato a spiarla in casa quando si piegava in avanti e metteva in mostra davanti due mammellone penzolanti ma ben tornite e, di dietro, due chiappe colossali, divise da un solco profondo. Dal buco della serratura del bagno avevo intravisto un paio di volte la peluria nera che ricopriva il suo basso ventre e i capezzoli dalle larghe ...
... aureole brune del suo seno maestoso.Un giorno la sorpresi che parlava a bassa voce al telefono e, anche se non riuscii a capire con chi parlava e a decifrare bene quello che diceva, mi sembrò di sentire alla fine che concludesse più o meno così:�Ci sentiamo più tardi, ora non posso, non sono sola in casa, ti chiamo io nel pomeriggio�.Quel che non avevo sentito fu integrato immediatamente dalla mia intuizione: mia madre si era fatto un amico, o un amante, con il quale si incontrava regolarmente, forse anche in casa quando non c�era nessuno. E, in attesa di capirne di più, mi ero messo a fantasticare per dare un volto a questo amante e per dare contorni a questa storia.Nel raffigurarmi i loro incontri, mi immaginavo di spiarli non visto, mentre lui le metteva le mani ruvide sul suo culone e l�attirava a sé, succhiandole la saliva in bocca e liberandole le due grosse mammelle dal reggiseno. E lo vedevo mentre la stendeva sul letto, le divaricava le grosse cosce e infilava il suo cazzo dentro la peluria della fica cominciando a pomparla con forza.E mia madre? La immaginavo dimenarsi come una forsennata, gridando cose oscene e tirandolo a sé per le spalle e per i glutei. La sentivo ansimare e farfugliare parole volgari, poi grugnire come una scrofa in calore, infine lasciarsi andare ad una esplosione dei sensi, sino ad osannare il suo partner per la grande sborrata che le aveva inondato la fica e le cosce.Una grande porca, altro che la casalinga dimessa che tutti conoscevano!E, via via ...