1. La pecora nera


    Data: 11/05/2019, Categorie: Incesti Autore: rococo

    ... che le immagini del film immaginario scorrevano nella mia mente, il cazzo cresceva a dismisura e mi costringeva a menarmelo. Senza accorgermene, e forse senza volerlo, mi ero eccitato alla grande e mi stavo masturbando su mia madre. Alla fine non ce la feci più e sborrai copiosamente, imbrattando -ahimè!- le lenzuola del letto.Mi accorsi subito che avevo combinato un pasticcio. Ma non me ne angosciai troppo, dato che con mia madre i rapporti non erano idilliaci per via dei miei comportamenti sociali e dei miei rendimenti scolastici. Eppoi, pensai, avevo più di qualche elemento per replicarle: la sua nuova vita, i suoi comportamenti curiosi, quella telefonata. E, se non bastava, avrei aggiunto qualche malevolenza immaginaria, ma verosimile �..Per cui quando, qualche ora dopo, mia madre mi investì di male parole:�Che schifo! Sei solo un immorale ed uno sporcaccione!...che figlio degenerato ho fatto!�Non persi la calma e, con un sorriso maligno, le ribattei implacabile:�Ma con che faccia mi dici queste cose, tu che ti sei fatto l�amante e tradisci vergognosamente tuo marito!�.�.Rimase impietrita, non si aspettava minimamente di essere svergognata da quel perdigiorno del suo ultimo figlio. Farfugliò irosamente poche parole:�Ma che dici, delinquente che non sei altro! �� Ma come ti permetti!�.. Quando rientra tuo padre ti farò vedere io ��.�. Ma era stata trafitta, si sentiva scoperta e non sapeva cosa avrei potuto fare io. Intanto le risposi ridacchiando:�Ah, ah � lo voglio ...
    ... proprio vedere come gli dici delle corna che gli metti con chi so io �.� (non sapevo chi fosse l�amico di mia madre, ma le davo a vedere di saperlo).Mamma era fuori di sé, non si dava pace, girava come una trottola tra le stanze ingiuriandomi, ma si vedeva che aveva perso ogni sicurezza, tanto più che io ostentavo la mia tracotanza e, da testa calda quale ero, le apparivo capace di tutto.Perciò, dopo una buona mezz�ora, cambiò tono e tattica. Mi chiamò in cucina, dove era affaccendata, e con una voce improvvisamente raddolcita mi disse che tra mamma e figlio non ci si doveva parlare con quel tono adirato e con quelle parole irriverenti.Mantenni il mio contegno scostante ed accigliato in attesa di capire dove voleva andare a parare.�Vedi, Luca, noi due dovremmo parlare di più �.. tuo padre ha sempre da fare, ma io sono tua madre e con me ti puoi confidare �.. capisco che hai i tuoi problemi, ma da solo te li puoi solo complicare �..�.Era partita da lontano per propormi la solita menata perbenista. Ed io le mostrai subito la mia insofferenza:�Mà, non rompere con questa filastrocca �.. in questa casa tutti si fanno i cazzi loro, e mo� mi vuoi fare intendere che sono io a starmene in disparte �.. �.�Oh, Luca, ma vedi come parli? �.. Sei sempre così scorbutico �� Lo so, forse ti abbiamo lasciato un po� solo �� Ma la famiglia è sempre la famiglia e, quando ne hai bisogno, è là ad aiutarti �..�.�Ahahah�. che bella famiglia! Tutta apparenze ed ipocrisie�.. ma non mi far ridere ��. Poi, tu ...
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