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Il centro
Data: 11/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dicky1990
... ancora distinguere l’ombra lasciata da alcune lettere che componevano la scritta “Scuola Media Parini”. Valentina parcheggiò l’auto sotto una piccola tettoia che offriva un minimo di ombra e scese per cercare Roberto. All’apertura dello sportello fu travolta da un’ondata di caldo umido. La luce era fortissima e non si sentiva alcun rumore intorno. Camminò decisa verso l’ingresso e suonò al citofono posto accanto ad una porticina a vetri smerigliati. “Sì?” Valentina riconobbe la voce di Roberto e ne fu immediatamente sollevata. “Valentina” rispose decisa. “Arrivo” rispose Roberto facendo scattare l’apertura della porta. Valentina entrò e si ritrovò in un piccolo corridoio tappezzato da volantini scritti in lingue con non capiva. Su un lato, un vetro la separava da una stanzetta che probabilmente era stata la segreteria della scuola mentre davanti a lei una porta antincendio era chiusa. Rimasi lì per qualche secondo cercando di capire cosa era scritto su quei fogli. Niente. Non si capiva nulla. La porta antincendio si aprì e vide Roberto. Erano passati quasi due anni da quando l’aveva visto l’ultima volta in Francia. Le sembrò dimagrito ma tutto sommato sempre uguale. “Vale!” disse con gioia Roberto avvicinandosi per abbracciarla. “Hey” disse lei muovendosi con la stessa intenzione. Fu un abbraccio forte, che durò qualche secondo. “Vieni, andiamo a sederci in un posto fresco” disse Roberto mentre riapriva la porta. Valentina lo seguì lungo un corridoio che da un lato aveva ...
... delle finestre che guardavano sul cortile e dall’altro le porte di quelle che una volta dovevano essere state aule. Alla fine del corridoio salirono una rampa di scale e quindi percorsero un altro breve corridoio che terminava su una stanza di grandi dimensioni. “Questa era la Presidenza” disse Roberto, “adesso è l’ufficio del centro”. La stanza era arredata in modo molto modesto. Delle librerie, un grande tavolo, alcune sedie e attaccato ad una porta-finestra un condizionatore portatile che pescava l’aria da un balconcino assolato. Roberto aprì l’anta di un piccolo frigo e chiese “Abbiamo dell’aranciata fresca, va bene?” Valentina pensò che avrebbe preferito qualcosa di meglio ma rispose “Sì, certo”. Roberto prese due bicchieri di carta e versò l’aranciata. Entrambi alzarono i bicchieri e dopo aver mimato una specie di brindisi ne presero un sorso. “Allora? Cosa mi racconti?” chiese Roberto guardando Valentina negli occhi. “Cosa vuoi che ti racconto… sei tu quello che gira il mondo…” rispose Valentina sorridendo. Nonostante il ventilatore la stanza era piuttosto calda. Valentina sentì che il vestito leggero che indossava cominciava ad attaccarsi al suo corpo sudato. Guardò Roberto. Era vestito completamente di bianco. Il viso leggermente abbronzato. Ai piedi dei sandali aperti. Immediatamente le venne in mente Paolo. Scarpe del genere non le avrebbe messe nemmeno sotto tortura. “Qui mi trovo bene” disse Roberto interrompendo i pensieri di Valentina. “C’è molto da fare, ma è un ...