-
Il centro
Data: 11/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dicky1990
... lavoro che dà tante soddisfazioni”. “Cioè? Di cosa ti occupi?” chiese Valentina sinceramente curiosa. “Principalmente mi occupo delle questioni burocratiche per gli ospiti del centro. Sai… i contatti con le autorità per i permessi… per gli aiuti economici…”. “Capisco” disse Valentina che in realtà aveva un’idea molto vaga di quello di cui stava parlando Roberto. “Mi sembra molto silenzioso, ma ci sono questi “ospiti” ora?” chiese mentre finiva l’aranciata. Roberto sorrise e riempì nuovamente il bicchiere. “Si ci sono” rispose Roberto, “in questo momento abbiamo un gruppo composto da vari paesi dell’Africa che sta per terminare un corso di formazione. In un paio di settimane partiranno per Torino dove lavoreranno come apprendisti presso un’azienda”. Valentina lo ascoltava mentre sentiva il sudore scenderle lungo la schiena scoperta. “Vuoi fare un giro?” Valentina pensò che qualsiasi cosa era meglio che rimanere in quella sauna e quindi annuì con convinzione. Roberto rimise la bottiglia nel frigo e quindi staccò da un chiodo nel muro un mazzo di chiavi. Uscirono dalla stanza e percorsero un corridoio diverso da quello da cui erano arrivati. Dopo pochi metri un’altra porta antincendio. Roberto scelse una chiave dal mazzo e l’aprì. Dall’altra parte della porta un altro corridoio ed altre porte. Roberto le aprì una per una mostrando di volta in volta gli ambienti: il laboratorio, la sala riunioni, l’aula didattica, etc. Alla fine della visita Valentina non poté trattenersi ...
... dall’osservare “Si ma qui non c’è nessuno!” Roberto si mise a ridere. “Oggi è sabato e non hanno attività, sono tutti nel dormitorio.” “Ah” disse Valentina. “Se vuoi te li presento” rispose Roberto. Perché Valentina disse di si a questa proposta non se lo spiegò nemmeno lei. “Va bene” disse Roberto, “allora dobbiamo scendere, loro sono sotto”. Sempre seguito da Valentina Roberto tornò verso la rampa di scale che aveva percorso in precedenza e la ridiscese, poi voltò dalla parte opposta all’ingresso e scese un’ulteriore rampa di scale alla cui fine era un’altra porta antincendio. Roberto scelse un’altra chiave e l’aprì. “Ma che sono chiusi dentro?” chiese Valentina con stupore. Roberto la guardò e disse “Si, poi ti spiego”. Davanti a loro si aprì un nuovo corridoio e per la prima volta Valentina sentì delle voci. Non capiva nulla di quello che dicevano. Erano voci sovrapposte di più persone. Non sembravano discutere ma in ogni caso si sovrapponevano tutte insieme. Valentina cominciò a chiedersi se non avesse fatto una sciocchezza. Il corridoio che stavano percorrendo sembrava essere stato lavato da poco e nell’aria umida c’era ancora odore di varecchina. Sui lati le porte aperte di diversi bagni illuminati da luci al neon. Alla fine del corridoio una porta a vetri. Roberto scelse ancora una chiave e la aprì sotto lo sguardo stupito di Valentina. La stanza era di generose dimensioni. Da un lato erano posti uno accanto all’altro quattro letti a castello. Da un’altra parte, intorno ad ...