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Il centro
Data: 11/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dicky1990
... più nulla. Sentiva le gambe tremare. Non sapeva quanto avrebbe ancora resistito. Cercò lo sguardo di Roberto. Lo incontrò e vide che lui ora sorrideva. Alle sue spalle delle mani si infilarono sotto il vestito alla ricerca delle sue mutandine. Le tirarono giù con forza costringendola a unire le gambe. Appena si fu liberata di quell’indumento fradicio le divaricò di nuovo. Quello davanti, che continuava a leccarle la gamba, sollevò leggermente il vestito e si buttò sulla sua figa. Ebbe un sussulto. Le gambe per un attimo si piegarono ed istintivamente inarcò la schiena ad assecondare i movimenti della lingua che la stavano facendo godere. Si accorse di aver chiuso gli occhi. Senti che con uno strattone l’avevano liberata del reggiseno. Sentì più lingue prima leccarle e poi morderle i capezzoli. Stava impazzendo di piacere. Nel momento in cui aveva inarcato la schiena qualcuno aveva alzato il vestito e aveva cominciato a lavorare con il suo buchetto posteriore. Quante volte Paolo l’aveva implorata di darglielo. Non c’era mai stato niente da fare. E invece adesso stava per essere violato, forse da più persone. L’idea l’eccitò ulteriormente. Non era più in grado di rimanere in piedi e scese sulle gambe divaricandole oscenamente. Mille mani la sistemarono sul pavimento di cemento. Alcune le tenevano le gambe aperte all’altezza delle cosce. Altre le toccavano il seno, la bocca, le orecchie. Qualcuno le stava mordendo il clitoride, un altro il capezzolo sinistro. Con forza, come se ...
... a torturarla fossero degli animali. “Adesso hai capito perché sono rinchiusi?”. Valentina sentì la voce di Roberto da qualche punto nella stanza. “Sono animali, si scoperebbero qualunque cosa, figurati una come te.” Valentina non capiva cosa stesse succedendo. Perché Roberto diceva quelle cose. Ad un certo punto un lampo di piacere quasi le tolse il respiro. Qualcuno aveva cominciato a scoparla con una foga inaudita. Sentiva un randello di carne spaccarle la figa e arrivare fino alle viscere. La deliziosa tortura durò qualche minuto fino a quando una pioggia di sperma non la riempì. Si accorse che per il piacere aveva delle lacrime che le segnavano le guance. Dopo pochi istanti, mentre lo sperma le colava lungo le cosce, qualcun altro aveva ripreso a pomparla. “Mi scoperanno a turno” pensò Valentina. “Mi scoperanno uno dopo l’altro, mi riempiranno come fossi una troia, come fossi un vacca”. Questi pensieri la fecero eccitare ancora di più. Cominciò a godere ad alta voce e ad incitarli. “Scopatemi! Si scopatemi!”. “Siamo tutti animali Valentina! Tutti!”. Di nuovo la voce di Roberto. Uno dopo l’altro gli uomini svuotarono il loro seme dentro Valentina quindi la girarono per dedicarsi al suo buchetto vergine. Valentina fu fatta appoggiare con il busto ad un tavolo in maniera da offrire quel tesoro inesplorato ai suoi aguzzini. Come lubrificante fu usato lo sperma che continuava a uscire copioso dalla sua figa. Ancora una volta, il più vecchio fu il primo a prendere l’inziativa. ...