Odi et amo. il nuovo professore
Data: 11/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Naoko
... slanciavano il suo corpo più che perfetto e i suoi lunghi capelli corvini che scivolavano lungo tutta la sua schiena e lasciavano dietro di loro un profumo inebriante.
Entrarono tutti nel locale, e dopo un primo momento di confusione Daniele ribolliva già di rabbia. Tutti la guardavano e tutti la desideravano, e come se ciò non bastasse Debora iniziò a bere e a divertirsi con le sue amiche. E più beveva più diventava confidente con gli estranei, si faceva avvicinare e coinvolgere. Debora notò Daniele seduto al tavolino insieme agli altri insegnanti e incrociò il suo sguardo torvo. Aveva quell'adorabile espressione furiosa sul volto alla quale, molto sfacciatamente, Debora rispose con un sorrisino di sfida. Finì di bere quello che aveva nel bicchiere e si immerse nella pista da ballo. Era incredibilmente attraente, in meno di un minuto aveva tutti i ragazzi addosso che la guardavano, le sorridevano, ballavano con lei. Lei si stava divertendo da impazzire, mentre lui non sopportava più quella situazione.
Prese confidenza con uno dei ragazzi, iniziarono a ballare molto vicini, iniziarono a sfiorarsi e ad un certo punto lui la baciò. Debora non lo rifiutò affatto, anzi, avrebbe fatto di tutto pur di innervosire quello stronzo, ma forse questa volta si era spinta troppo in là. Daniele era fuori controllo, non poteva, anzi, non voleva più starsene lì a guardare. Si alzò furioso facendo cadere tutti i bicchieri che erano al tavolo, si fece violentemente spazio tra la folla ...
... dirigendosi verso di lei, e sotto gli occhi di tutti le strappò di dosso il ragazzo e lo buttò a terra con un pugno. Prese il braccio di Debora e iniziò a trascinarla verso l'uscita. Lei si liberò dalla presa, si fermò e gli tirò uno schiaffo. "Che cazzo fai?! Lasciami stare!" gli urlò. "Smettila di intrometterti nella mia vita e vai a farti fottere, stronzo!". Daniele la guardò stupito. Era incredibile come quella meravigliosa gattina fosse in grado di trasformarsi improvvisamente in una feroce pantera, pensò. A causa dell'alcol e della confusione Debora era sul punto di perdere i sensi. Daniele la prese in braccio, si girò verso le altre due insegnanti che nel frattempo si erano avvicinate preoccupate e dicendo " ora è sotto la mia custodia" uscì dal locale. La riportò in hotel, ormai si era addormentata tra le sue braccia. La mise sul letto della sua stanza, le tolse i tacchi e l'abito e la coprì con un classico lenzuolo bianco dell'hotel. Debora passò la notte a dormire, mentre Daniele rimase sveglio a pensare. Non capiva. Non capiva proprio che sentimento provasse per lei. Si domandava se fosse più grave odiare una ragazza tanto da volerle rendere la vita un inferno, o innamorarsi di una propria studentessa.
Al mattino, mentre Daniele si stava facendo una doccia, Debora si svegliò. Si alzò, con la testa dolorante, e si guardò intorno stordita. "Questa non è la mia stanza" pensò. Pochi istanti dopo Daniele uscì dal bagno, solo con i pantaloni addosso e appena Debora lo ...