1. Passione ritrovata: una notte di inizio estate. (passione lui&lui - quinta e ultima parte)


    Data: 14/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77, Fonte: Annunci69

    ... sono tentato ma allo stesso tempo combattuto, si porta l’altra mano sul capezzolo e inizia a stringerselo tra il pollice e l’indice. Lo torce, lo tira e lo stringe. Si abbandona lasciando cadere la testa indietro. È eccitatissimo, gli piace essere guardato da me (e probabilmente da altri occhi viziosi) attraverso il finestrino dell’auto come se fosse sullo schermo di un cinema a luci rosse. Si sente protagonista. Lo sento gemere sempre più forte, il ritmo della mano aumenta ancora e i lineamenti del viso si contorcono in smorfie di godimento. Al culmine ferma la mano e, tenendo fermo alla base il cazzo completamente scappellato, schizza abbondantemente verso di me. Gli spasmi di piacere gli attraversano tutto il corpo. Ha letteralmente raggiunto l’apice, mentre gode per non perdere l’equilibrio si tiene con la mano libera al tetto della mia auto. Apre gli occhi e mi guarda. Resto immobile seduto in macchina dietro al finestrino ricoperto da cinque copiosi schizzi di sborra che colano lentamente dal vetro. Immagino di aver assunto un’espressione da imbecille in questo momento, anche perché non mi sarei aspettato una conclusione così teatrale. Si meriterebbe un’ovazione per questa sborrata da premio oscar, invece io lo fisso impressionato senza battere ciglio. Si risistema vistosamente il pacco nei pantaloni, mi strizza l’occhio lanciandomi un sorrisetto di accondiscendenza e compassione e se ne va con passo deciso verso i bagni.
    
    Ancora scosso dalla situazione, caccio un ...
    ... urlo lunghissimo fortunatamente soffocato dall’abitacolo dell’auto. È tutta colpa di Guido! Mi ha rubato la vita. Non sono più me stesso. Non mi sono mai negato un piacere del genere. Sta giocando con il mio cuore, lo sta stimolando talmente forte che i battiti si fanno sempre più accelerati fino a spegnersi in una linea piatta. Mi scende una lacrima, probabilmente un riflesso involontario post mortem. Mi sembra di avvertire un attacco di panico, ho la vista annebbiata, mi manca il fiato, ho un urgente bisogno d’aria. Apro lo sportello dell’auto e mi lascio cadere sulle ginocchia, proprio come quando mi dedico al mio passatempo preferito. Percepisco tutti gli sguardi infrattati su di me, ma non m’importa, non ho paura di condividere il mio stato d’animo. Soffro. Mi sfogo picchiando i pugni sull’asfalto.
    
    Finché da lontano riconosco l’andatura di quelle Stan Smith bianche e blu lanciate con passo deciso verso di me, quasi di corsa; alzo la testa e mi sembra di rivivere quel primo incontro di due settimane fa. Guido con aria preoccupata sta correndo in mio soccorso. Allora il principe azzurro sul cavallo bianco esiste e i lieti fine non ci sono solo nelle fiabe?
    
    Mi alzo in piedi e gli lancio le braccia intorno al collo, mi abbraccia anche lui e stretti in questo momento indescrivibile e pieno di pathos mi sussurra “Sapevo di trovarti qui. Sono passato ogni sera. Mi sei mancato.” Gli accarezzo i capelli e il viso e gli rispondo “Anche tu”, ci lanciamo in un bacio pieno di ...
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