1. "il nerd dei miei sogni" - pt.1


    Data: 14/05/2019, Categorie: Etero Autore: Helel

    ... di tempo. Le chiedo come procedono gli studi, e prima che lei cominci a rispondere, mi giro verso Emanuele:
«Ti posso usare un attimo come sedia? Grazie!» e mi appoggio delicatamente su di lui, che data la sua stazza non ha alcun problema a reggere le mie marcate rotondità. Lui sbuffa vistosamente.
    
    «Potevi anche chiedere solo che mi alzassi, sai?»
    
    Ma lo zittisco con la mano, perché devo fingermi interessatissima a quello che mi sta raccontando Laura. Ogni volta che Laura mi informa di una novità anche vagamente interessante, faccio in modo di muovermi in avanti, in segno di stupore ed entusiasmo per lei: ma quello che facendo veramente è muovere il culo in prossimità del cazzo di Emanuele. E, ad occhio e croce, sta funzionando. Dopo pochi movimenti del mio corpo sul suo, lo sento irrigidirsi sotto di me. Sorrido istintivamente, ma non lo sto nemmeno guardando in faccia. Voglio farglielo diventare duro come il marmo, ma fingendo di non rendermene nemmeno conto. Passano alcuni minuti, ed io oramai sto facendo normalmente conversazione con tutto il gruppo. Non sono abbastanza sopra il suo cazzo da sentirne l’entità, sento solo la cappella spingermi appena sull’osso sacro. Direi che è il momento di andarmene, per lasciarlo così, con la sua erezione. Faccio per scendere dalle sue ginocchia, ma lui intercetta il movimento come se stessi per cadere, e mi prende per la vita per tirarmi più su. Le sue mani sono grosse, e le sue braccia a quanto pare più forti di quanto ci ...
    ... si possa aspettare da un nerd: con un gesto fluido e leggero, mi tira leggermente su e mi sistema come si deve sulle sue ginocchia. Ed ora sì che lo sento bene il suo cazzo duro. E, beh, chi se lo aspettava. Le sue mani sono ancora su i miei fianchi, e con un veloce movimento mi spinge contro il suo bacino, per farmi sentire ancora meglio la sua erezione. Ho un gemito impercettibile, è successo tutto in una frazione di secondo, dubito che si sia anche solo vagamente notato da fuori. Ma in una frazione di secondo il suo atteggiamento è cambiato totalmente. Con una mano prende la sua birra, poggiata lì accanto alla poltrona dove siamo seduti, ma l’altra non accenna a volersi spostare da me. Inizia a stringermi la carne con desiderio. Inclina leggermente la schiena, per permettere alla sua bocca di avvicinarsi abbastanza al mio orecchio, e sussurrarmi:
    
    « Ti piace provocare, eh?»
    
    Mi giro leggermente, in modo che possa guardarmi in faccia, e gli sorrido maliziosamente. Il suo sguardo è fisso su di me. Con la mano libera, fa di nuovo quel movimento, e mi spinge contro il suo cazzo duro. Pochi attimi dopo Laura, che stava parlando con un tale Alberto, si alza di scatto perché è partita la sua canzone preferita, e nel farlo incrocia la mano con cui Emanuele teneva la birra, che si riversa quasi interamente sul mio vestito nuovo. Laura si scusa agitando le mani, io le faccio segno di non preoccuparsi. Colgo l’occasione per alzarmi di scatto, e riacquisire il controllo della ...