1. Una bella porca.


    Data: 15/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Racconto che avevo già pubblicato su Annunci69 ma su un profilo che non esiste più.
    
    Lo ripropongo per raccogliere nuovamente tutti i testi assieme.
    
    Lucia era proprio arrivata al punto di scoppiare. Aveva 27 anni ed era ancora vergine. Non solo, si sentiva la classica donna sola. Era ormai decisa a scopare. Non importava più con chi o come. Voleva solo farlo. Ci pensava da troppo tempo. Ci aveva fantasticato e, per un motivo o per l'altro tutte le occasioni le aveva gettate via. Adesso bisognava farlo. E questa era l'occasione giusta. Questa settimana, in ufficio era sola. La sua collega era in ferie e il capo del suo settore, il classico maschio che si porta a letto tutte, o quasi, le segretarie, era proprio il tipo giusto.
    
    Aveva deciso di vestirsi in modo insolito, per lei: gonna nera con bottoni sul lato, leggermente sopra il ginocchio.
    
    Per ora tutti chiusi. Calze autoreggenti a rete fitta, nere. Già comperarle era stato un po' imbarazzante. Almeno nella sua testa. Leggero top bianco con ampia scollatura, senza reggiseno, e camicetta nera. Tanga nero. Stivaletti neri morbidi. Questa combinazione Lucia l'aveva provata tante volte. Fantasticando su come muoversi per... farsi notare. La gonna, sbottonata sul lato le consentiva di far vedere le calze autoreggenti e, accavallando le gambe, lo spettacolo era proprio... giusto. Il top, una volta sbottonata la camicetta, evidenziava sfacciatamente le sue forme al punto da far risaltare i capezzoli e, se si piegava in ...
    ... avanti, faceva vedere proprio tutto. Di prove ne aveva fatte, immaginando come si sarebbero potute evolvere le situazioni. Nella pratica, però, non ci aveva mai provato. Tutto era sempre rimasto a livello onirico, anche se lucido e l'unico effetto sortito da tutto questo fantasticare erano state delle lunghe e intime carezze con le quali si procurava bellissimi orgasmi.
    
    Ma oggi, lo sentiva, era la giornata giusta. Oggi avrebbe avuto un cazzo.
    
    Era arrivata, come sempre, in perfetto orario e nessuno l'aveva notata. Raggiunto l'ufficio si era messa a svolgere le sue pratiche, eccitatissima dall'idea di quello che stava per fare. La mattinata era trascorsa normalmente. Qualche telefonata, pausa caffè. Tutto come sempre. Nel primo pomeriggio iniziò la trasformazione. Cominciò a sbottonarsi la gonna. Tre, quattro bottoni. Poi osservò l'effetto. Lo spacco arrivava a metà coscia. Ancora due bottoni. Ora l'apertura era a filo del bordo elastico delle calze. Provò a sedersi, a divaricare le gambe, a incrociarle. Decise di aprire anche l'ultimo bottone, come fatto tante volte a casa. Ora le autoreggenti facevano bella mostra nella loro interezza, lasciando scoperta anche una striscia di pelle bianchissima oltre il bordo. Si, poteva andare, pensò. Sbottonò la camicetta, lasciandola svolazzante. Osservò il top e il seno. Lo sistemò un po' per far si che la scollatura fosse ancora più ampia. Si abbassò. “Si, si vede tutto”, disse tra se.
    
    Ora c'era la parte più difficile. Doveva ...
«1234...»