1. Una bella porca.


    Data: 15/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... mettere in pratica quanto ipotizzato. Telefonò a Federico, il dottor Vertrami: “scusi, sono la Lucia della contabilità, ho un problema con un saldo. Potrebbe venire a verificare?”
    
    “Quale saldo”
    
    “Quello della Serravalle”
    
    “Ma esattamente?”
    
    “Non riesco a verificare e a trovare un versamento di settantamila euro”
    
    “Settantamila?”
    
    “Si, per questo la ho chiamata”.
    
    “Va bene, vengo tra poco”.
    
    Era fatta. Il bello dell'agenzia stava per venire da lei. Sapeva benissimo chi era. Capitava spesso nel suo ufficio. Veniva per la sua collega. Lei si che era una ragazza senza problemi. Sapeva indossare le minigonne con una disinvoltura incredibile. Cosa che a Lucia non riusciva mai. Per questo non le portava proprio. Per non parlare delle camicette sbottonate... senza nient'altro sotto. Era pre questo che il dottor Vertrami veniva li, magari con una scusa, e le faceva tanti complimenti sul suo aspetto o sui suoi vestiti. A volte andavano a prendere un caffè e quando Marina tornava spettinata e con i vestiti un po'... correva in bagno a sistemarsi. Lei aveva capito benissimo cosa succedeva in quella pausa caffè e, questo, oggi, lo desiderava tanto. E oggi lei voleva con determinazione il cazzo di quell'uomo. Quel collega che sapeva, per chiacchiere tra donne, essere un vero dongiovanni. Ed ora stava per arrivare li.
    
    Si sedette con attenzione, accavallò le gambe, si sistemò la gonna in modo da farla salire ancora un po' più su, si tirò il top, si sistemò i capelli ...
    ... e... la porta si aprì.
    
    “Scusi direttore. Scusi tanto. La ho disturbata per niente. Il saldo è a posto. C'è stato un disguido con il collegamento. Ho appena verificato che è tutto regolare, sia il bonifico che il saldo”.
    
    L'uomo era stato preso alla sprovvista. Sia nel vedere quella scialba impiegata trasformata in una splendida... modella sia nel sentirsi dire che non c'era più alcun problema.
    
    “Ah... bene, bene. Meglio così”.
    
    “Si”.
    
    “Ma... Lucia, vero?”
    
    “Si”.
    
    “Ma che cambiamento. Di solito la vedo con i capelli raccolti in una coda, in pantaloni e maglioncini”
    
    “Si”.
    
    “Oggi è un fiore sbocciato”.
    
    “Si”.
    
    “Le ha fatto bene l'assenza della sua collega”.
    
    “Si”.
    
    “Oggi è lei che splende in quest'ufficio”.
    
    Il seno, devo fargli vedere le tette, pensò e, improvvisamente, si abbassò a prendere la penna che aveva incastrato sotto la scrivania. Tutto calcolato...
    
    Sicuramente la stava guardando, così cercò di allungare quel momento il più possibile. Quando , lentamente, si alzò, vide lo sguardo di lui perso dentro la scollatura.
    
    Entrambi, incrociando gli sguardi sapevano cosa aveva appena finito di ammirare e lui, da vero “latino in caccia” continuò, ormai senza freni: “signorina, ma che spettacolo!”, alludendo in modo evidente alla scollatura.
    
    Chiaramente una volta una frase così l'avrebbe ritenuta volgare e offensiva, ma adesso era proprio quello che voleva sentire e la risposta ne fu una logica conseguenza: “le piace?”
    
    Parlando ancora più ...
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