1. Il tassista e la ragazza da sogno


    Data: 17/05/2019, Categorie: Etero Autore: Zindo

    ... rimprovero e non come consiglio, nessuno fa niente per aiutare chi ha sbagliato scelte di vita, se se ne rende conto e vuole smetterla.
    
    Fabio aveva alle spalle un recente passato non proprio da stinco di santo, anzi, l'esatto opposto.
    
    Ne aveva combinate abbastanza, non al limite del consentito dalla legge ma oltrepassando abbastanza e non poche volte quei limiti.
    
    Poi non per pentimento ma per ragionamento si era reso conto di averla fatta franca con i controlli più per culo che per accortezza: il calcolo delle probabilità era già abbastanza sbilanciato. Un sesto senso gli aveva suggerito di smetterla finché era in tempo.
    
    Facile a dirsi “smetterla”. Molto meno farlo davvero.
    
    Smetterla significava rinunciare ai facili guadagni, alla bella vita e, perché no?, anche a quel sottile piacere di osare sempre di più, a quel produrre adrenalina all'impazzata per provare emozioni forti che “i normali” non proveranno mai.
    
    Smetterla in cambio di cosa? Di una famiglia che lo aveva ripudiato perché si vergognava di lui? Di un lavoro che nessuno gli offriva perché lo consideravano inaffidabile? Per entrare a far parte di una società che lo guardava con aria distaccata, pronta a condannarlo, dargli consigli da buoni samaritani ma nessun aiuto concreto per uscire dal giro vizioso in cui era caduto.
    
    Non era stato per lui facile andare verso una meta che lo respingeva (la cosiddetta vita normale) mentre mille molle lo trattenevano, lo spronavano a restare nel giro in ...
    ... cui era intrappolato.
    
    Non solo i soldi e le emozioni lo avevano trattenuto ma anche le minacce di coloro con i quali aveva fatto intrallazzi, gente che non scherza, gente capace di tutto. Chi non si fa scrupolo di sfruttare la prostituzione e spacciare stupefacenti perché dovrebbe farsene per tappare la bocca a chi sa troppe cose? Fabio era uno che sapeva troppo ed aveva abbandonato un certo giro che ancora lo corteggiava ed ancora lo pedinava, lo osservava, perché non si fidavano ancora di lui, nonostante non avesse lasciato pendenze di alcun genere...però non aveva potuto restituire tutto quello che sapeva...e il suo “sapere” lo metteva ancora in pericolo nonostante avesse lasciato prmai la malavita. Aveva investito i frutti delle sue malefatte in tre acquisti: l' alloggio del monolocale dove già viveva in affitto, una licenza da tassista ed un taxi.
    
    Gli piaceva guidare, aveva scelto di fare della guida il suo mestiere onesto. Era riuscito a lavorare solo associandosi ad una cooperativa di taxi preesistente, da autonomo non lo avrebbero lasciato lavorare. Fabio era li per coprire il suo turno stabilito dalla cooperativa: con brutto o cattivo tempo, con o senza clienti, doveva stare li.
    
    Fuori era quiete assoluta. La neve scendeva lenta a grandi falde leggere, tutto era bianco. Tutto tranne quella sagoma forse umana , vicino al suo taxi. Veramente proprio di forma umana non si poteva dire: era una specie di grande sacco peloso che si spostava intorno alla sua ...
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