1. La moglie del capo, la palestra e i trainer molto personali


    Data: 19/05/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... letto, e immagino una lunga sessione di negazione dell'orgasmo con esplosione finale, mia nella sua bocca, e di lei a rendere il mio letto un oceano di umori. Sì, direi proprio che farò così.
    
    Soddisfatto del piano, visto che la palestra è vuota, mi dirigo verso la doccia a cuore leggero, nonostante la mia erezione. Sono certo che Elena la stia guardando, anche se io faccio finta di ignorarla.
    
    Vado nello spogliatoio maschile, ormai vuoto, e mi spoglio in piena libertà. Mi guardo l'uccello teso, è raro che mi accada dopo un grande sforzo fisico. Compiaciuto, mi dirigo verso la doccia, faccio scendere l'acqua per scaldarla un po', inizio a farmela scorrere sulla pelle.
    
    Chiudo gli occhi, l'ho sempre trovata una magnifica sensazione. Mi perdo un attimo, tra la fatica dello sforzo, il pensiero di cosa accadrà arrivato a casa e la piacevolezza del momento.
    
    Improvvisamente sento una mano conosciuta avvolgere la mia erezione. Spalanco gli occhi: Elena, nuda, in doccia con me, sorride e mi masturba, come sa fare. Scopre lentissima il glande appoggiando le labbra e lo ricopre in una dolce tortura che sa quanto io ami.
    
    L'acqua ci bagna copiosa, mentre la sua bocca mi avvolge una erezione sempre più tesa, lo fa scivolare fino alla sua gola e risale leccando il glande e guardandomi negli occhi.
    
    - C'è ancora qualcuno nelle docce? - Voce alta in avvicinamento della trainer, che ci fa sobbalzare. Elena prende le sue cose e scivola fuori dal mio campo visivo mentre cerco di ...
    ... ricompormi, ma sto chiudendo il flusso dell'acqua e sento i passi dietro di me.
    
    - Sì che c'è ancora qualcuno! - Sorride la ragazza. Vi giuro, non lo faccio apposta ma mi giro di lato e, di fatto, le mostro il mio pene eretto. - Siete praticamente in due! - Ride.
    
    - Scusami, sai, la fatica, sovrappensiero - bofonchio qualcosa di poco credibile.
    
    - Beh, mica pensare che mi dispiaccia - dice lei, avvicinandosi.
    
    Ecco, penserete mi stia inventando tutto. Sì, sembra la scena di un porno. Quello che la mia testa, in quel momento più eccitata del mio uccello, non riusciva a collegare, è che sicuramente Elena le aveva parlato. Ma lì per lì ho pensato solo ad un enorme colpo di fortuna.
    
    - Vieni - dice prendendo letteralmente in mano l'asta e guidandomi verso la panchina. - Ti asciugo io.
    
    Prende l'asciugamano e inizia a strofinarmi, schiena torace, cosce, mentre mi fa sedere: l'altra mano è impegnata in un movimento lento sul mio uccello bagnato dalla doccia e dalla saliva di Elena.
    
    - Questo è inutile asciugarlo, tanto lo bagniamo ancora - sorride mentre avvicina la bocca, e lo bacia. - Mi piace il tuo odore - Dice. Lo avvolge e lo lecca piano, lenta. Ogni tanto si stacca per parlarmi, senza abbandonarlo con la mano. - Sai che ti avevo già notato? - E torna a succhiarmi - Sei così diverso dagli altri che vengono ad allenarsi - La sua bocca mi avvolge, mi bagna, ogni volta che si allontana il mix dell'aria dal condizionatore e la sua saliva mi fanno diventare ancora più ...