1. Ti odio, Sabrina!


    Data: 23/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Golem

    ... l’eccitazione. Io e Sabrina, che ci eravamo sempre odiati, ora godevamo l’uno delle prestazioni dell’altra, eccitati e perfettamente a nostro agio, desiderosi di fottere, scopare, godere e venire insieme.Lei continuava a succhiare, toccandosi con voracia tra le gambe, ansimando, mugugnando, leccando, assaporando, muovendosi con una passione e una voglia da me mai conosciuti, non rallentando nemmeno per sfilarsi gli slip neri, dando più liberà alle sue mani di esplorare, e ai miei occhi di guardarle all’opera. L’amore è un sentimento potente ma, oggi, l’odio stava dando frutti dolci e colmi di passione.Io la fissavo, ed incrociavo i suoi occhi che da rabbiosi e scontenti erano divenuti focosi ed eccitanti. Guardavo le sue tette dalla scollatura della sua maglietta e le desideravo sempre di più attorno al mio cazzo, bagnato della sua saliva.“Dimmelo..” disse lei.“Cosa?”“Lo so cosa vuoi, ma se non me lo dici non lo faccio, mi devi dire che lo vuoi..”“Voglio le tette..”“Quali?”“Voglio le tue tette Sabri, voglio sentirmele intorno…”Sabrina sorrise, non l’avevo forse mai nemmeno chiamata per nome ed ora le avevo sussurrato un “Sabri”, preso da piaceri che non avevo mai immaginato potessero venire da una bocca tanto pungente nei miei confronti.“Te le devi prendere! Fammi sentire quel cazzo tra le tette, dai!”Mi chinai e le abbassai la maglietta, strappando un po’ la scollatura, ma lei non ne fu certo dispiaciuta, guardai quel ben di dio uscire dal cotone verde e misi subito mano al ...
    ... reggiseno, calandolo in modo che le sue due grosse boccie cadessero fuori, rimbalzando come per invitarmi ad un ballo di piacere.Mi eccita vedere una donna che non ha tempo di spogliarsi del tutto prima di scopare, e Sabrina era così vogliosa che mi avvolse quei due meloni intorno al cazzo prima che me ne potessi accorgere. Scoprri un nuovo lato di Sabrina che prima non conoscevo, una donna che non si vergognava del proprio desiderio, nemmeno davanti ad un “nemico” come me. Godevo nel sentire quelle soffici tettone muovermisi sul pene, gemivo e mi agitavo quando lei, con la lingua, ne sfiorava la punta, facendomi toccare il cielo.Non lontano Sabrina aveva la sua borsetta, allentò la presa sui seni, lasciandosi scivolare il mio membro addosso e accogliendolo nuovamente nella sua bocca calda. Senza mai togliere lo sguardo dal mio volto, contorto dal piacere. Prese da un antro nascosto della sacca un preservativo, lo scartò, e dopo aver abbandonato con riluttanza il pompino di cui stavamo così tanto gioendo, mi infilò con dolcezza il palloncino di lattice, si alzò sfiorandomi tutto il corpo con i seni, e si voltò, riportando le natiche contro il mio membro voglioso più che mai di esplorarla.“È cosi che mi vuoi?”“Si..” risposi timidamente.“Ti odio…” disse con rabbia, lasciandosi poi però sfuggire “…ma ti voglio, anche se sei un porco..”“Sei una troia, una vacca, una tettona che vuole solo cazzi da succhiare…”“Vai a fare in culo…” rispose lei “…se mi vuoi scopami e basta, che di ...
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