Ti odio, Sabrina!
Data: 23/05/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: Golem
... cazzo ora voglio solo il tuo!”Spinsi il pene nella sua figa eccitata, e fui accolto da un gemito di liberazione, il suo, ed un gemito di piacere estremo, il mio.“Scopami!” mi disse ancora lei..E io spinsi più forte.“Di più…” insistette “fottimi!!”Accelerai, e sentii i suoi gemiti aumentare di volume e di frequenza, un’intenso canto di piacere, condito da piccoli insulti, oramai non più pronunciati con il loro originale intento, ma con la voglia di spronarci l’un l’altro a vivere questo momento di follia, come una guerra a chi avrebbe di più fatto godere l’altro.“Fottimi Stronzo! Fammi sentire che sono la tua puttana!”“Godi troia, voglio sborrarti su quelle belle tette da mucca che ti ritrovi!”“Fammelo sentire, voglio il tuo cazzo! Porco! Maiale! Fammi sentire che è mio!”“Si, è tuo, è il tuo cazzo mignotta! È tutto tuo!”Stavamo impazzendo, impazzendo di quell’infinito godere, di quell’odio diventato la sensazione più bella del mondo. Lei si fermò un istante, solo per girarsi, allungare le braccia al mio collo, lasciarmi chinare per rimettermi tra le sue gambe ed infilarmi ancora nella sua soffice figa bagnata, stretta, magica, vogliosa. Ora scopavamo guardandoci negli occhi, con le sue braccia avvolte attorno al mio collo e le sue gambe intorno a me, la sua schiena poggiata sulla fredda porta del frigorifero, ormai chiusa. Guardavo le sue tette rimbalzarmi davanti agli occhi, le stringevo il culo, accarezzandole l’ano per farla godere ancora di più. Lei in cambio dava tutta se ...
... stessa e mi urlava quanto eccitata la facesse sentire quell’intenso momento.“Vengo! Vengo!”“Vieni porca…”Il suo orgasmo mi fece quasi impazzire: lungo, intenso e violento. Uno sfogo completo di tutto quello che avevamo provato per anni, della voglia che avevamo di scopare come animali, con qualcuno di cui non ci importava nulla, qualcuno che odiavamo ma che scatenava in noi gli istitnti più perversi. Appena finì di venire, senza rallentare nemmeno il suo moto sinuoso, tolse il mio membro dal suo orifizio soddisfatto, mi sfilò il peservativo e con un espressione di voglia mai vista prima dai miei occhi mi disse:“Adesso vienimi sulle tette! Riempimi di sborra!”Appena finita la frase, non mi lasciò nemmeno il tempo di rispondere. Lo ripese in bocca e ricominciò a succhiare con tutta se stessa, grata del piacere che io le avevo dato, ma consapevole di darmi la stessa, immensa soddisfazione, con una mano alzava i suoi seni verso le mie palle, mentre con l’altra accarezzava con amore il mio scroto, facendolo toccare con quelle due ghiandole mammarie di puro piacere. La sua bocca nel frattempo, esplorava ogni mio centimetro, fermandosi solo un attimo prima del mio orgasmo per lasciare spazio a quelle tette bellissime, pronte ad accogliere il mio sperma. Mentre sentivo la sborra percorrere il mio membro lei fu perfetta. Disegnò, rapida e soffice, un percorso con la mano destra, dal mio ano, verso i miei testicoli, lungo il mio cazzo e poi dritto verso di se, ed alzandosi il seno con ...