Igor e Alby
Data: 23/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bastino9
... ricevute dei lavori eseguiti che tu devi firmarle e mentre gliele porgevo lui mi fissava con i suoi occhi penetranti e mi sentivo come nudo perciò ancor più in difficoltà. Alberto dimmi la verità tu sei sempre così algido oppure e la mia presenza che ti blocca? SI è la tua presenza Igor; se tu non avessi avuto 23 anni, nel frattempo ci eravamo seduti sul divano, ma la mia età a quest’ora eravamo a bere e a raccontarci le nostre cose, non mi fece continuare e m’interruppe: noi non abbiamo niente da raccontarci ma dobbiamo solo da familiarizzare, conoscerci e parlare solo di me e di te. Dopo una breve pausa mi guardò e riprese: Io in questi giorni ti ho osservato mentre entravi o uscivi da solo o in compagnia, parlavi con gli altri, ridevi o ti incazzavi ed anch’io io volevo e voglio parlare, ridere, incazzarmi con te, voglio che tu mi dia una pacca sulle spalle oppure alla fine di una confidenza mi faccia una carezza. Non c’è stato modo di dirtelo prima ma adesso che sono qui e che posso voglio dirtelo. La sua mano dal palmo largo con le dita lunghe ed affusolate stringeva la mia che stava diventando umida per l’emozione e per questo la stavo ritirando; sai è diventata umida, Alberto non m’importa va bene così. Mi tolse gli occhiali e mi attirò a sé avvicinando la sua bocca alla mia mi diede un bacio. Si alzò per andare in bagno mentre io ero rimasto seduto come una statua di sale, quando tornò mi fece alzare mi tolse la camicia, mi sbottonò il pantalone che cadde sulle mie ...
... scarpe cosicché rimasi in mutande mentre lui in quattro e quattr’otto si spogliò andandosi a sedere sulla poltrona. Si era posto con le gambe aperte gingillandosi con il suo cazzo; mi inginocchiai fra le sue gambe e cominciai a leccargli le palle ancora profumate per il recente rinfresco che si era fatto, le mie mani correvano lungo le sue gambe leggermente pelose e si inerpicavano sul petto seguendo la linea dei peli fino a raggiungere i suoi capezzoli ritti; il suo cazzo cominciava a risvegliarsi e la punta del suo glande affiorava dal prepuzio, lo accolsi sulla mia lingua e lo lasciai entrare in bocca: lo scappellai, lo spinsi il più in giù possibile fino in fondo e quasi oltre il palato, affondai il viso nel ciuffo di peli neri che coprivano il pube: erano setosi e lucidi. Tirai fuori dalla bocca il cazzo che ormai era quasi duro e cominciai a succhiarlo sempre con più intensità mentre lui cominciava a dare il ritmo tenendo la mia testa fra le sue mani. Ero in trance. Volevo che mi scopasse in gola che me la slargasse, volevo bere il suo sperma, per questo cercavo di prendere tutto il suo cazzo; cercò di fermarmi dicendomi: no! no! così mi fai male la cappella, ma io non lo sentivo e continuai finché riuscii a farla passare. Lo sentii dopo gemere: Ahhhh!! che sballo e come se avessi sverginato una figa adesso ti fotto e ti sborro dentro per farti affogare. Si alzò ed io misi il collo sul bracciolo del divano mentre la mia testa penzolava fuori, mi spinse il cazzo in bocca e ...