Margherita dolcevita -4° parte-
Data: 23/05/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoSguardoIndiscreto
... collo quando, entrato in cucina, non aveva trovato Margherita ai fornelli, ma solo una tavola apparecchiata con delle tovagliette americane (belle, sì, ma non erano la tovaglia della cena), su una tavola imbastita come per un incontro romantico e le candele accese. Margherita era arrivata in silenzio alle sue spalle, sperando che la sorpresa fosse gradita. Sentendola arrivare il marito s’era girato: “Ma come ti sei vestita?” aveva chiesto in modo non sgarbato, ma nemmeno contento “E questa tavola? Cos’è, aspettavi qualcun altro?”. Quelle domande avrebbero raffreddato la fica di qualunque donna, non quella di Margherita, solo perché aveva una temperatura prossima a quella di un vulcano e il sangue e scorreva nelle vene come un treno ad alta velocità; nonostante il fastidio percepito, non voleva darsi per vinta “”ma no sciocco” aveva risposto sorridendo “Aspettavo te. Ho pensato che è un po’ che non stiamo … insieme” aveva aggiunto caricando di sensualità l’ultima parola “E, poi, dicono che se prendi un uomo per la gola…”
Il campanello aveva suonato proprio in quel momento e Margherita, con una piroetta su se stessa, aveva fatto svolazzare la gonna dell’abito, scoprendo un po’ di più le sue belle gambe ed arcuando un po’ la schiena per mostrare il culo all’uomo che stava ancora in piedi e di sasso in cucina. Il ragazzo che aveva portato la cena era rimasto colpito da quella bellissima donna che gli apriva la porta e l’aveva seguita in cucina, non prima di aver dato ...
... un’occhiata più che fugace a tutta la sua figura ed aver notato che –ma sì! Non poteva che esser così!- quella zoccola non portava il reggiseno, ché altrimenti quei capezzoli puntuti non si spiegavano e … . I suoi bollori eran scemati quando, in cucina, aveva visto l’uomo che Margherita aveva presentato come il marito e che lei aveva invitato a pagare il conto “Paghi tu caro?” aveva chiesto appoggiando entrambi i seni, nudi sotto la stoffa, sul suo braccio destro e schioccandogli un bagnato bacio sulla guancia.
pensava il fattorino, in imbarazzo di fronte all’occhiolino che Margherita gli aveva schiacciato di nascosto dal consorte e anche dalla sensazione che sentiva nelle mutande, del suo cazzo che si intostava.
Appena in ragazzo era uscito dalla porta, la reazione dell’uomo in canotta non s’era fatta aspettare, ma non era quella che Margherita aveva pensato di sortire. “Ma cosa cazzo hai stasera?” chiedeva a voce alta “E ti metti anche a fare la troia coi ragazzini?!”. “Non coi ragazzini” aveva risposto lei, che non voleva ancora darsi per vinta “Voglio fare la troia per te” e dicendo così, aveva alzato il vestito e mostrato al burbero la sua fica nuda e depilata a nuovo, con una sottile striscia di pelo che dal clitoride saliva ad abbellire il suo pube piatto. “E sta minchiata da dove esce!?” era stata la reazione dell’uomo-in-canotta “MI hai messo in imbarazzo. Troia, sì, hai proprio fattola troia eh! Dai metti in tavola. E mettiti anche le mutande, che sono stanco … ma ...