1. Non cercarmi più


    Data: 24/05/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    ... Non avevo molti amici ma comunque a quei pochi non mi sembrò il caso di dire chi era e da dove veniva. Non lo dissi nemmeno a te, ricordo di averle inventato un lavoro da commessa o da cameriera o ancora altro. Quando te la presentai sentii un certo gelo tra voi. Parlando separatamente con ognuno ascoltai commenti negativi sull'altro. Tu non le piacevi: troppo arrogante, sicuro di te, forse presuntuoso; lei non ti piaceva: in fondo non era niente di particolare e pensavi che non aveva senso impegnarsi con un'altra donna subito dopo un matrimonio fallito. Sentii una certa rabbia verso di te ma ti riscattasti offrendomi la casetta nel parco e te ne fui molto grato. I tuoi commenti mi scivolarono via senza lasciare traccia: ero felice, tutto il resto non contava. Fu un bellissimo inverno. Contavo di mettere le cose a posto per l'inizio dell'estate, poi avremmo potuto vivere insieme. Un martedì la vidi per l'ultima volta, ci amammo come sempre, le diedi appuntamento per il venerdì, dovevo assentarmi un paio di giorni per lavoro. Avremmo trascorso il fine settimana in un posto bellissimo, una sorpresa per lei che non c'era mai stata. Tutto sembrava andare per il meglio ma qualcuno disse che non sappiamo il giorno o l'ora in cui qualcuno bussa alla porta. Il venerdì mi recai alla casa sicuro di trovarla; allora c'erano pochissimi cellulari in circolazione e noi non ne avevamo ancora, perciò non avevo modo di chiamarla per sapere se mi stava aspettando. La casa era vuota. Sul ...
    ... tavolo della cucina un biglietto, sopra c'era scritto: Non cercarmi più. La scrittura era la sua, senza dubbio, conoscevo bene quella N maiuscola e quel modo particolare di accentare la u. Se in quel momento una scossa di terremoto avesse sconvolto la terra e avesse fatto crollare tutto attorno a me non me ne sarei accorto nemmeno. Tutto era assurdo, inesplicabile. Mi precipitai alla sua pensione e la padrona mi disse di averla vista partire la mattina con una valigia. Nulla di strano, doveva venire a trascorrere il fine settimana con me e allora perché il biglietto, perché quella crudeltà? Che cosa era successo? Venni da te, sconvolto. Tu eri a letto, avevi la febbre, ma mi mettesti alle strette e io ti confessai la verità su di lei. Dovetti ascoltare i tuoi rimproveri del tipo: che ti eri messo in testa, avevo intuito che qualcosa non andava, quelle non cambiano, sarà tornata a fare la vita. Era troppo, ti gridai di smetterla e me ne andai. Eppure mi avevi messo un tarlo nella mente e corsi al vecchio squallido locale dove le sue ex colleghe si vendevano ancora. Chiesi di lei, ne ricavai battutine e sfottò, ma nessuna la vedeva da mesi. Andai dal suo protettore, lo avevo pagato profumatamente per non avere ostacoli nel portarla via ma anche lui fu sorpreso e mi sembrò sincero. Mi sorrise ironico, mi diede una manata sulla spalla e mi disse: "Amico mio, avrà trovato uno con più quattrini, il mestiere a queste gli rimane nel sangue". Mi scrollai la mano di dosso e scappai. Il ...