1. L'estro amoroso - cap 1: Una proposta indecente


    Data: 24/05/2019, Categorie: Etero Autore: Roca, Fonte: EroticiRacconti

    ... che graffiavano la mia schiena. Poi si abbandonò ansante gli occhi chiusi, le braccia si sciolsero dalla mia schiena permettendomi di sollevarmi e di uscire da lei. Mi sedetti sui talloni contemplando la ragazza riversa, sapevo che la rigidità che il pene continuava a inalberare non era dovuta al mio desiderio ma a motivi per me inspiegabili come quando a scuola si induriva a causa della tensione di un compito in classe particolarmente difficile che non riuscivo a risolvere e ora. . . Sapevo che in qualche modo era Helga la causa della mia eccitazione, la sua freddezza, il suo distacco avevano fatto eccitare il mio pene e il saperla irraggiungibile mi eccitava molto più di quella ragazza ignuda. Eppure Solange era bella! Allora perché non la desideravo malgrado il corpo adagiato mollemente interamente esposto al mio sguardo? Forse perché era nuda, forse per la sua posa decisamente lubrica pronta ad altri amplessi mentre la misteriosa bionda era fredda. . . Mi chiesi del perché di tutto questo, chi era Solange, Il senatore, Helga? La ragazza aveva riaperto gli occhi e le braccia allungate dietro il capo mi contemplava come se mi vedesse per la prima volta, ma rimaneva nella sua posizione non curandosi di celare le sue grazie. Le ascelle completamente depilate indicavano che aveva cura del suo corpo, anche le gambe erano completamente lisce, solo il pube mostrava una pelliccetta nera come i suoi capelli, depilata ai lati per non fuoriuscire dal costume che doveva portare al ...
    ... mare e di cui vedevo il segno chiaro del due pezzi neanche troppo ridotto, morigerato! I peli sulle labbra spesse della vulva erano finissimi e non nascondevano nulla del sesso aperto, spaccato come un frutto dalla polpa rosata nel quale spiccavano le labbrette brune emergenti che declinavano bruscamente fino a bordare l'apertura della vagina dalla quale un liquido cristallino colava a gocce superando il breve tratto del pelvo per andare a bagnare i peletti che intravvedevo all'inizio delle natiche. Quando riportai lo sguardo sul suo viso vidi che la fanciulla era arrossita, tentò di chiudere le gambe ma le mie ginocchia fra le sue le mantenevano aperte. - Sei bella Solange! Non potei impedirmi di dire. - Anche tu sei bello. . . Rispose con un sorriso timido. Mi guardò lungamente poi gli occhi scuri si incupirono maggiormente, le braccia si tesero verso di me. . . - Ancora! Disse. E siccome esitavo, le mani scesero all'interno delle cosce, le dita premettero i lati delle labbra ad aprirsi la vulva. - Ancora. . . Ripeté con voce lamentevole. Mantenne la vulva allargata mentre aprendo le ginocchia ai lati del suo bacino protesi il ventre entrando in lei. Solange sospirò sentendomi scivolare nelle sue carni poi prese a gemere. - Haaa. . . haaa. . . haaa. . . Si lamentava tendendomi le braccia. Non accettai l'invito a coprirla col mio corpo e con ampi colpi di reni presi ad andare nel calore del suo grembo meravigliandomi del godimento che da subito vedevo salire nel suo viso. - ...
«12...456...9»